Cambiare o no? In generale, nella vita di una persona, di fronte a scelte del genere, è sempre complicato riuscire a prendere una decisione. Ci sono tanti aspetti da valutare, soppesare pro e contro e, in qualche caso, lasciarsi anche guidare dal proprio istinto. Quando si tratta di cambiare la propria auto, però, ci sono alcune indicazioni su cui conviene sempre fare una riflessione.
L’esigenza di efficienza e manutenzione
Si tratta di valutazioni che, in un certo senso, prescindono anche dalle proprie necessità e preferenze, visto che ci sono sempre alcuni aspetti da considerare. Ogni auto si caratterizza per avere una vita utile differente: tutto cambia in base ad alcuni aspetti come l’affidabilità dell’auto, ma anche lo stile di guida. Ad esempio, nella maggior parte dei casi si consiglia di cambiare l’auto con una cadenza intorno ai 4 anni, soprattutto per evitare che le varie spese legate alla manutenzione comincino a pesare in maniera eccessiva sul budget familiare. La vendita dell’auto usata sarà decisamente più facile, dal momento che è certamente più semplice riuscire a piazzare sul mercato dell’usato le auto che hanno pochi anni di utilizzo alle spalle.
Aggiornare la classe ambientale
Tra gli altri aspetti che vanno approfonditi certamente nel momento in cui si palesa la necessità di sostituire la propria auto, la classe ambientale è uno di quelli a cui prestare più attenzione. L’omologazione segue le norme europee in materia di contrasto all’inquinamento: aumentate le restrizioni nei confronti delle emissioni delle vetture.
Per la gestione della classe Euro è sufficiente effettuare un rapido controllo direttamente sulla piattaforma dedicata, ovvero il Portale dell’Automobilista. Altrimenti, si può sempre dare un’occhiata al libretto di circolazione, così come al nuovo DU. Se l’auto ha una classe ambientale più bassa rispetto ad Euro 6, allora dovreste pensare davvero di sostituirla.
Il conteggio dei chilometri
Tra gli aspetti a cui prestare maggiormente attenzione troviamo indubbiamente il chilometraggio. Una vettura che ha 5 anni, si può ritenere seminuova quando il chilometraggio rimane al di sotto dei 50 mila chilometri. Nel caso in cui i chilometri dovessero superare la soglia dei 100 mila chilometri, allora la vettura dovrebbe ritenersi molto usurata. È vero che le vetture a benzina possono spingersi anche fino a 2-300 mila chilometri, mentre le vetture a diesel possono raggiungere anche i 4-500 mila chilometri. Il tetto limite è rappresentato, di solito, da 100 mila chilometri: a quel punto, nella maggior parte dei casi bisogna intervenire con la sostituzione di diverse parti che hanno un costo piuttosto elevato. In queste situazioni, è abbastanza facile intuire come adottare uno stile di guida eccessivamente aggressivo potrebbe aggravare la situazione di alcune componenti e portarne anche alla rottura.
Occuparsi della rottamazione
Uno dei passaggi evidentemente necessari quando si compra un’auto nuova e ci si vuole disfare di quella vecchia, è sicuramente legato alla rottamazione di quest’ultima. Di conseguenza, il consiglio migliore da seguire è quello di affidarsi a un servizio di rottamazione auto Roma, per chi abita nella capitale, efficiente e rapido sotto ogni aspetto. La demolizione presenta anche un altro vantaggio sotto il profilo economico, dal momento che poi il proprietario potrà vantare su uno sconto operato dal concessionario nel processo di acquisto di una vettura nuova.
Per effettuare correttamente la rottamazione di una vettura non serve la presentazione di chissà quali documenti. In realtà, ce ne sono alcuni che sono fondamentali e necessari, ovvero il certificato di proprietà, il libretto di circolazione e le targhe, sia quella posta sulla parte anteriore che posteriore. Qualora si fosse perso qualche documento tra questi elencati, è necessario presentare apposita domanda all’ente che si occupa dell’attività di demolizione.