È diventato un artista famoso in tutto il mondo per aver saputo trasformare gli strumenti di guerra in figure viventi, antropomorfe e zoomorfe. Con il suo genio, l’arte diventa forza vivifica e fondamentale elemento di sensibilizzazione su temi universali e di dialogo fra i popoli.
Da domani e fino al 28 febbraio Roma rende omaggio a Ali WakWak, il più importante scultore libico contemporaneo.
Da domani e fino al 28 febbraio Roma rende omaggio a Ali WakWak, il più importante scultore libico contemporaneo.
La mostra, intitolata «Anime di materia», ospitata al Vittoriano, propone un percorso lungo sculture create a partire dall’aprile 2011, due mesi dopo la rivolta libica, e realizzate attraverso l’uso di elmetti, armi da fuoco, munizioni, utensili bellici diventati figure vere che testimoniano le ferite prodotte dalla recente guerra civile.
L’esposizione è promossa da Health ricerca e sviluppo in collaborazione con Camera di Commercio di Roma ed Eni. L’ingresso è libero.
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