L’Eritritolo viene estratto da zuccheri di origine vegetale, come la frutta, sottoposti a processi di fermentazione batterica.
Noto con la sigla E968 sta assumendo maggior rilevanza tra i dolcificanti, rappresentando sempre più una valida alternativa ai classici dolcificanti sintetici e semisintetici.
Cos’è l’Etritritolo
E’ un dolcificante naturale che ha lo stesso aspetto e lo stesso sapore dello zucchero ma rispetto a questo ha molte meno calorie.
A differenza dei più comuni dolcificanti l’eritritolo contiene solo il 6% delle calorie dello zucchero con un potere dolcificante del 70% rispetto al saccarosio.
La caratteristica principale di questo dolcificante sono:
- il suo sapore, pressoché identico allo zucchero comune (che poi è il saccarosio) e senza il tipico retrogusto dei dolcificanti sintetici o semi-sintetici.
- un potere dolcificante leggermente inferiore, del 70%
- non contiene quasi calorie.
Per questo motivo si adatta bene all’alimentazione di: diabetici, sportivi o per chi ricerca meno calorie.
A queste si aggiungono anche le caratteristiche metaboliche, che impediscono all’Eritritolo di accumularsi nel lume intestinale, limitando quindi la comparsa di diarrea e dolori addominali crampiformi, permettendone invece l’assorbimento intestinale e la conseguente eliminazione per via renale.
E’ senza glutine e senza lattosio, per cui adatto all’alimentazione di celiaci e degli intolleranti al lattosio.
Vantaggi dell’Etritritolo
Quali sono i benefici rispetto allo zucchero o altri dolcificanti?
- Come scritto precedentemente l’Etritritolo ha un alto potere dolcificante ed un ridotto contenuto di calorie.
- Non avendo restrogusto non influenza il sapore finale delle bevande o delle preparazioni alle quali viene unito.
- Non provoca carie ed è sicuro per la salute dei denti e del cavo oralee: può ridurre gli acidi della placca dentale, gli streptococchi mutans nella saliva e nella placca dentale.
- Avendo un indice glicemico pari a zero non influisce sui livelli di glucosio e di insulina nel sangue.
- Non provoca effetto lassativo così come gli altri polioli in quanto viene quasi completamente assorbito nell’intestino ed escreto tramite le urine.
- Ininfluente per colesterolo, trigliceridi o altri biomarcatori
- Non causa sgradevoli effetti come diarrea e campri addominali.
- Combatte i radicali liberi, agisce come antiossidante contrastando il formarsi dei radicali liberi causati dall’iperglicemia.
In cucina si può usare nella preparazione di dolci, per ridurre l’uso di zucchero e di calorie.
Per dolcificare come 100g di zucchero, è possibile considerare l’utilizzo di circa 130 grammi di Eritritolo.
Si possono preparare torte, biscotti, sorbetti, creme, marmellate e meringhe mentre non è indicato nella preparazione della pasta frolla e brisé perché restituisce una consistenza gommosa.
E’ possibile usarlo anche nelle ricette salate come ad esempio nelle marinate o nella caramellizzazione.
Controindicazioni dell’Eritritolo:
Il suo consumo è generalmente sicuro per la maggior parte delle persone tuttavia in dosi molto elevate può causare fastidi gastrointestinali, diarrea e brontolio dello stomaco, ma meno degli altri dolcificanti.
In generale usare questo tipo di sostanze edulcoranti può portare, a lungo andare, all’insulinoresistenza.
Ciò accade e perché l’organismo riconosce il sapore dolce, ma non essendoci glucosio, si abitua a non produrre insulina per la sua metabolizzazione.
Nel momento in cui si vanno a reintrodurre nuovamente degli zuccheri normali, il corpo potrebbe non accorgersi che si tratta di vero zucchero e continuare a non produrre insulina, provocando, dunque, un’insulinoresistenza.
Dosi giornaliere di Eritritolo ben tollerabili sono quelle comprese tra 0.5 e 1 gr per Kg di massa corporea, oltre le quali sarebbe poco indicato eccedere.
La giusta via da seguire è, come sempre, quella della moderazione.
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