L’Assegno unico universale è la nuova misura di sostegno economico alle famiglie che dal marzo 2022 prenderà il posto delle detrazioni per figli a carico e assegni familiari.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che istituisce l’assegno unico e universale. Il decreto introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Abrogati, quindi, l’Assegno unico temporaneo, detrazioni e ANF.
Tra le novità principali introdotte per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili. È previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico
Come funziona l’assegno unico?
L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni:
- figli a carico minorenni facenti parte del nucleo familiare ai fini ISEE o
- figli maggiorenni fino a 21 anni, purché in una delle seguenti condizioni:
- frequentante un corso di formazione scolastica o professionale o corso di laurea o
- svolga un tirocinio o lavoro con reddito inferiore a 8.000 euro annui o
- sia disoccupato iscritto al Centro per l’impiego, o svolga il servizio civile universale
- figli disabili senza limiti di età
Il contributo è esente IRPEF ed è soggetto a maggiorazioni particolari per:
- ciascun figlio successivo al secondo;
- figli non autosufficienti, con disabilità grave e media (anche se di età superiore ai 21 anni);
- mamme con meno di 21 anni di età;
- genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- nuclei familiari con Isee non superiore a 25.000 € (fino al 2024).
L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità.
Il decreto prevede che già dal 1° gennaio 2022 le famiglie possano inviare domanda all’INPS, previa presentazione dell’ISEE aggiornato per ottenere più dell’importo minimo.
A chi spetta l’assegno unico.
Spetta al genitore con i seguenti requisiti:
- cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;
- cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea,
- in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico;
- residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
L’assegno unico può essere cumulato con:
- Reddito di cittadinanza (da cui viene sottratta la quota per i figli)
- Sussidi delle Regioni Province autonome e Comuni
L’assegno andrà al genitore che fa la domanda oppure in pari misura tra i genitori. In caso di affidamento esclusivo, in mancanza di accordo l’assegno al genitore affidatario. Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato.
A quanto ammonta l’assegno unico?
Come detto per ciascun figlio minorenne spetta un importo pari a:
- 175 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a scendere progressivamente fino a
- 50 euro mensili per famiglie con ISEE superiore a 40mila euro
Per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno è previsto un importo da:
- 85 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a
- 25 euro mensili per famiglie con ISEE oltre 40mila euro
Per ciascun figlio oltre il secondo è prevista una maggiorazione pari a :
- 85 euro con ISEE pari o inferiore a 15mila euro a
- 15 euro con ISEE superiore a 40mila euro
Per sapere a quanto dovrebbe ammontare l’assegno spettante l’INPS ha predisposto un simulatore a questo indirizzo: SimulaImportoRata (inps.it)
Come fare domanda?
La domanda per il riconoscimento dell’assegno, che ha validità annuale e va pertanto rinnovata ogni anno, potrà essere presentata a decorrere dal 1° gennaio 2022. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS oppure presso gli istituti di patronato. Per chi farà la domanda a gennaio il primo assegno arriverà a marzo.