I primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, sono stati confermati il 30 gennaio dall’Istituto Spallanzani, dove sono ricoverati in isolamento dal 29 gennaio.
Il primo caso di trasmissione secondaria si è verificato all’Ospedale di Codogno il 18 febbraio 2020.
La situazione in Italia: 17 marzo 2020, ore 18.00
Positivi
Guariti
Deceduti
Conferenza stampa del Capo della protezione civile Angelo Borrelli alle ore 18:00 del 17 marzo:
- 31506 i casi totali, le persone attualmente positive sono 26062, 2503 deceduti e 2941 guariti.
Tra i 26062 positivi:
- 11108 si trovano in isolamento domiciliare
- 12894 ricoverati con sintomi
- 2060 in terapia intensiva
Consulta le tabelle:
I primi casi in Italia
I primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, sono stati confermati il 30 gennaio dall’Istituto Spallanzani, dove sono ricoverati in isolamento dal 29 gennaio.
Il primo caso di trasmissione secondaria si è verificato all’Ospedale di Codogno il 18 febbraio 2020.
La maggioranza dei casi rilevati è in isolamento domiciliare e non necessita di cure ospedaliere.
Sorveglianza e controlli
Nel nostro Paese è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus e sono stati attivati controlli e screening sotto il coordinamento della task force ministeriale.
Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge il 23 febbraio 2020 con misure per il divieto di accesso e allontanamento nei comuni dove sono presenti focolai e la sospensione di manifestazioni ed eventi. Successivamente sono stati emanati quattro Decreti del Presidente del Consiglio attuativi: DPCM del 25 febbraio 2020, DPCM del 1° marzo 2020, DPCM del 4 marzo 2020 e infine il DPCM dell’8 marzo 2020. Il DPCM dell’8 marzo 2020 sostituisce i DPCM del 1 e del 4 marzo e dispone nuove misure di contenimento dell’epidemia.
1. Misure applicabili nei comuni della “zona rossa” (Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo’), dove vige il divieto di accesso o di allontanamento dal territorio comunale.
2. Misure applicabili nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona, tra cui la sospensione degli eventi, delle competizioni sportive e delle scuole fino all’8 marzo o l’apertura in modalità contingentata dei locali aperti al pubblico e dei lughi di culto.
3. Misure applicabili nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona, per le quali si stabilisce anche la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari.
4. Misure applicabili nella regione Lombardia e nella provincia di Piacenza, dove si applica anche la sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei “livelli essenziali di assistenza”), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.
5. Misure applicabili sull’intero territorio nazionale, tra queste la promozione del lavoro agile, la sospensione delle gite scolastiche, l’obbligo di certificato medico per il ritorno a scuola dopo cinque giorni di assenza, attività didattica a distanza, la proroga dei termini per l’esame guida.
Nel nostro Paese è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus e sono stati attivati controlli e screening sotto il coordinamento della task force ministeriale.
L’Italia ha bloccato il 30 gennaio con un’Ordinanza del ministro della Salute tutti i voli da e per la Cina per 90 giorni, oltre a quelli provenienti da Wuhan, già sospesi dalle autorità cinesi.
Il Governo italiano ha dichiarato il 31 gennaio lo Stato di emergenza, stanziato i primi fondi e nominato Commissario straordinario per l’emergenza il Capo della protezione civile Angelo Borrelli.
Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge con misure per il divieto di accesso e allontanamento nei comuni dove sono presenti focolai e la sospensione di manifestazioni ed eventi.
In base al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2020 i Comuni interessati alle misure urgenti di contenimento e gestione del contagio sono:
- nella Regione Lombardia: a) Bertonico; b) Casalpusterlengo ; c) Castelgerundo; d) Castiglione D’Adda; e) Codogno; f) Fombio; g) Maleo; h) San Fiorano; i) Somaglia; j) Terranova dei Passerini.
- nella Regione Veneto: a) Vo’.
Il numero verde della regione Lazio per l’emergenza Nuovo Coronavirus è 800.118800
La protezione civile invita a recarsi nei pronto soccorso o nelle strutture sanitarie e a chiamare i numeri di emergenza soltanto se strettamente necessario.
Le Regioni hanno attivato numeri verdi dedicati alle popolazioni dei territori dove si sono verificati i casi di nuovo Coronavirus per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento del contagio.
Medici di famiglia e Pediatri di libera scelta, inoltre, invitano a non recarsi presso gli studi e gli ambulatori in caso di sintomi respiratori (raffreddore, tosse, febbre), ma a contattarli telefonicamente.
Contattare il 112 oppure il 118, non per informazioni, ma soltanto in caso di necessità.