BILL VIOLA. Icons of light
è il titolo della prossima mostra di Palazzo Bonaparte che, a partire dal 5 marzo 2022, renderà omaggio al più grande artista della video-arte dagli anni 70 a oggi: BILL VIOLA.
Nei raffinati saloni che furono dimora di Madama Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone, i visitatori saranno avvolti dalla magia delle opere di Viola, ipnotizzati dalle immagini di capolavori quali Ascension (2000) e i celeberrimi Water Portraits (2015).
Il progetto espositivo, a cura di Kira Perov, che prevede l’esposizione di 10 lavori di Bill Viola, rappresenta un momento di riflessione sull’iperbole concettuale dell’artista statunitense che, da oltre 40 anni, realizza lavori che si rivolgono costantemente alla dicotomia vita/morte e legati indissolubilmente dai contrasti tra oriente e occidente.
I lavori presenti in mostra rappresentano una sintesi emblematica del lavoro di Viola, uno spazio temporale che ritrae quindi anche lo sviluppo storico della stessa video-arte: attraverso le più conosciute videoinstallazioni e videoproiezioni, la retrospettiva narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico.
Una mostra concepita come un percorso emozionale nel quale il pubblico potrà accedere a spazi dall’atmosfera ovattata che ricordano luoghi di profonda intimità, quasi dei sacrari della propria memoria, un visionario spazio di culto dove il visitatore è invitato a stabilire una profonda connessione visiva e spirituale con l’opera d’arte.
La mostra BILL VIOLA. Icons of light è prodotta e organizzata da Arthemisia.
Bill Viola, nato nel 1951, è un pioniere nello sviluppo del video come mezzo principale di arte contemporanea. Da oltre 40 anni realizza lavori che si rivolgono costantemente alla vita, la morte e il viaggio intermedio. Nato a New York City, Viola si è laureato nel 1973 presso il College of Visual and Performing Arts della Syracuse University, dove ha studiato musica elettronica, performance art e film sperimentali e ha creato il suo primo video funziona con la tempestiva invenzione della videocamera/registratore portatile.
Dopo la laurea, Viola ha trascorso 18 mesi a lavorare a Firenze, immerso nell’arte e architettura Rinascimentale. In seguito, insieme a Kira Perov, sua moglie e collaboratrice, vive in Giappone dal 1980 al 1981, studiando la filosofia buddista Zen e sperimentando l’architettura, la calligrafia, il teatro Noh e molti altri aspetti della cultura giapponese che hanno influenzato il suo lavoro. Viola si trasferisce poi nel sud della California, sebbene lunghi viaggi lo portino alle Isole Salomone nel Pacifico meridionale, i deserti della Tunisia, i monasteri buddisti tibetani, le cerimonie di camminata sul fuoco indù nelle Fiji e siti archeologici dei nativi americani nel sud-ovest degli Stati Uniti.
Viola ha rappresentato gli Stati Uniti nel 1995 alla Venezia Biennale, e due anni dopo, una sua importante rassegna ha viaggiato a livello internazionale, tra cui a LACMA.
Attualmente vive a Long Beach, California.
Orari
( dal 5 marzo 2022 )dal lunedì al venerdì 9.00 – 19.00
sabato e domenica 9.00 – 21.00