Conferenza con la partecipazione dell’Ambasciatore della Repubblica di Slovenia in Italia, S.E. Matjaž Longar e dell’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, S.E. Massimo Spinetti.
(Sala Sacchetti, Palazzo dei Priori, Via dell’Archetto 4)
evento a cura di Società Tarquiniense d’Arte e Storia
in collaborazione con l’Associazione Omnia Tuscia di Viterbo
info: tarquiniense@gmail.com
Cerealia è un festival dedicato a tutti i cereali, come di fatto avveniva nell’antica Roma negli antichi riti delle Vestali e nei Ludi di Cerere. In una visione più ampia, la festa è estesa ai paesi del bacino del Mediterraneo, da cui il sottotitolo Cerere e il Mediterraneo.
Gli antichi rituali delle Vestali e dei Ludi di Cerere, rievocati in forma scenica, costituiscono l’elemento “romano” che caratterizza ogni edizione della festa.
Il collegamento con il Mediterraneo, da alla manifestazione un respiro internazionale, valorizzando lo scambio interculturale e gemellando ogni anno la festa con un paese diverso.
Il Mediterraneo è stato ed è ancora oggi il punto d’incontro di una miriade di società, appartenenti a sistemi culturali parzialmente connessi ed altrettanto sostanzialmente diversi. Il pluralismo culturale rappresenta, sin da tempi remoti, una caratteristica duratura del bacino del Mediterraneo. La manifestazione vuole essere quindi, non solo un momento di rievocazione storica, ma anche d’interscambio culturale, affrontando così tematiche quali l’alimentazione, l’ambiente, l’economia, il territorio e la dimensione sociale, presentate nel variegato contesto attuale che caratterizza il mondo dei cereali.
Anche alla luce del rilevante valore nutritivo, sociale ed economico dei cereali, Cerealia vuole diffondere la conoscenza e la coscienza dell’importanza della terra e delle culture autoctone, riallacciare legami tra territorio di produzione e tavola dei consumatori, riscoprendo usi e costumi antichi fondati sul rispetto della terra e dei suoi frutti. Il festival intende promuovere la condivisione delle sfide comuni a livello di cluster regionali tra i popoli che si affacciano sul mare nostrum, stimolando lo sviluppo di modelli sostenibili di economia circolare e sposando i 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle NU, con un approccio partecipativo dal basso, che valorizza le istanze e le competenze della società civile, nel rispetto e salvaguardia dell’ecosistema mediterraneo.