Il drytooling sbarca a sud di Roma
La nuova falesia del “Mondo Perduto”
nasce da un’idea relativamente nuova nel Lazio: la volontà della Dry Pride asd di valorizzate il drytooling nel Centro Italia.
La Dry Pride nasce nel 2019 da realtà diverse ma unite dalla comune passione per l’arrampicata ed il ghiaccio e che si sono raccolte per portare avanti il progetto di divulgazione e formazione del drytooling.
Dopo aver organizzato diversi meeting di drytooling, denominati proprio Dry Pride e giunti alla 5° edizione nel Lazio e in Abruzzo, la asd diventa assegnataria da parte della Regione Lazio e di Natura2000 di una struttura rocciosa che la Dry Pride attrezza per la sola pratica del totaldry.
Questi due anni, non facili dal punto di vista sociale e sanitario, ma proficui dal punto di vista di chiodatura e interazione con le Amministrazioni locali, hanno dato ancora più corpo a questa falesia che il Dryteam ha portato avanti con estrema dedizione.
Ad oggi la falesia conta 23 vie dal D4+ al D10.
Durante una visita per inaugurare uno stage di dry presso la palestra dei Vigili del Fuoco di Roma, Lele Bagnoli chioda e libera Mamenchisaurus (D10) che ad oggi è la via di dry più dura del centro Italia.
La falesia, posta tra Roma e Napoli, mira a divenire in breve tempo punto di riferimento per lo sviluppo del
dry anche nel centro-sud Italia.
Il 4 dicembre verrà organizzato dalla Dry Pride il primo stage di drytooling in ambiente ed il 5 verrà inaugurata, con partecipazione gratuita, la falesia.
Lo stage sarà diretto dalla guida alpina Riccardo Quaranta e avrà come padrino d’eccezione proprio Lele Bagnoli.
Con loro i partecipanti saranno guidati, in sicurezza e con esperienza, nel fantastico circo del dry.