Il 12 Dicembre alle ore 16 presso Palazzo Venezia in Piazza San Marco 49, nelle sale dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (INASA), storico ente fondato a Roma nel 1918 con il compito di promuovere la tutela del patrimonio artistico nazionale, si terrà la presentazione di tre esponenti dell’arte contemporanea attuale: Mauro Bursi, Raspu, Va.Ma.An (pseudonimo di Mario A.Vacca), artisti che da anni si muovono nel solco della tradizione declinata in ambito astratto nel primo caso o figurativo per gli altri due. Mauro Bursi infatti si affida, totalmente e incondizionatamente, al colore, che diviene sintesi e metafora di paesaggi, sensazioni, visioni mentali.
Afferma la curatrice Ariadne Caccavale: “Nel dizionario cromatico di Mauro, scie, tratti e campiture si appropriano dello spazio a disposizione, per effetto di una sorta di horror vacui che nulla lascia all’irrealizzato. Egli, al pari dei più importanti nomi della storia dell’arte del Novecento, si dimostra in grado di restituire una realtà fenomenica originalissima, concettuale se vogliamo, per quella trasformazione/riduzione delle idee a colore e forma, mentre l’osservatore è chiamato a ricostruire quell’interpretazione da cui l’opera, unica e irripetibile, prende origine.” Narrazioni creative che inneggiano alla fantasia è il tratto caratterizzante la ricerca di Raspu dove, dichiara sempre Caccavale, “il sogno lenisce il dolore ed enfatizza la gioia. Si tratta di opere ove personaggi che mai si sarebbero incontrati riescono a dialogare tra loro, grazie all’intermediazione preziosa dell’autrice e al suo background culturale: nascono così racconti fiabeschi dalle trame inedite di cui l’artista è l’unica depositaria, in attesa che si sedimentino nell’immaginario dell’osservatore. Sempre curiosa del mondo e delle molteplici entità che lo albergano, Raspu trova nell’arte pittorica la sua collocazione ideale, tra figure slanciate e colori vividi, elementi identitari di uno stile originale e immaginifico.” Sofia Amati, critica d’arte, tratteggia invece la produzione di Va.Ma.An inserendolo tra quegli autori che vedono nell’arte una missione sociale: “Come un moderno Prometeo, che sottrasse il fuoco della conoscenza agli Dei per donarlo agli uomini, Vacca con la sua pittura porta all’attenzione del fruitore le dolorose ferite che affliggono l’umanità odierna utilizzando un’ampia tavolozza, talvolta connotata da colori squillanti, che meglio esprimono il profondo e angoscioso senso di ingiustizia da comunicare. Ne deriva un linguaggio schietto, diretto, autentico che non sconfina mai nel decorativismo fine a se stesso. Gli ultimi, i dimenticati, gli esclusi; questi sono i silenziosi abitanti degli scenari a tratti onirici, ma allo stesso tempo brutalmente sinceri, effigiati dall’artista”. L’appuntamento del 12 Dicembre, per chi sarà interessato a assistere alle tre lezioni d’arte – introdotte da Ariadne Caccavale con interventi critici di Sofia Amati e Laura Dramisino – è ad ingresso libero fino a esaurimento posti, saranno presenti gli autori oggetto di trattazione che esporranno alcuni esemplari di proprie opere.
Sede: Palazzo Venezia, INASA (Istituto Nazionale di archeologia e storia dell’arte)
Piazza San Marco 49, Roma
Mostra e presentazione critica 12 Dicembre ore 16
Ingresso libero dal Lunedì al Venerdì, 9.30-14.00









