Domenica 13 ottobre 2019, torna l’apertura straordinaria di biblioteche e Archivi statali denominata DOMENICA DI CARTA, promossa dal MiBACT per valorizzare i monumenti di carta, patrimonio imponente e ricco quanto quello museale, conservato e valorizzato in luoghi della cultura distribuiti in ciascuna provincia italiana. Un tesoro inestimabile, presentato attraverso visite guidate, mostre, incontri, proiezioni e spettacoli teatrali e musicali.
In occasione della manifestazione di quest’anno l’Archivio di Stato di Viterbo ha un motivo in più per festeggiare l’iniziativa: giusto sessanta anni fa, con decreto ministeriale del 15 aprile 1959, l’allora ministro per l’Interno Bisori, istituiva in Viterbo, a decorrere dal 1° maggio 1959, la sezione di Archivio di Stato, prevista dalla legge 22 dicembre 1939, n. 2006, per la conservazione degli atti che dovevano essere versati in base alla vigente legislazione.
Per la provvista dei locali e delle attrezzature necessarie per il funzionamento dell’ufficio l’Amministrazione provinciale aveva fornito le assicurazioni indispensabili per avviare quel percorso che porterà l’Archivio di Stato di Viterbo a giungere fino ad oggi attraverso sedi diverse, mostre, congressi, convegni e, soprattutto ricerche, condotte da migliaia di studiosi, italiani e stranieri, in presenza o per corrispondenza.
Tutto questo verrà ricordato con una mostra fotografico-documentaria che ripercorre la storia trascorsa in questi sessanta anni attraverso gli uomini, i documenti e le testimonianze della vita del nostro Archivio di Stato.
L’inaugurazione della mostra avrà luogo giovedì 10 ottobre p.v., con inizio alle ore 16.00 presso la sala conferenze dell’Archivio di Stato di Viterbo, in Via Cardarelli 18, e si aprirà con un momento celebrativo presieduto dal direttore Angelo Allegrini, nel corso del quale è prevista la consegna di un attestato al dottor Alberto Porretti, direttore emerito dell’Istituto.
Grazie all’apertura straordinaria della Domenica di carta, il 13 ottobre, dalle 9.30 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 19,30, sarà invece possibile visitare la mostra in orario normalmente di chiusura al pubblico.