Violenza Donne: Al teatro di Tor Bella Monaca si ricordano le donne italiane vittime delle foibe e della pulizia etnica jugoslava
Giovedì 27 novembre a partire dalle ore 10:00, nella cornice del Teatro di Tor Bella Monaca, sito in via Duilio Cambellotti, nell’ambito delle manifestazioni inerenti la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne, l’associazione Stanza 236, in collaborazione con il VI Municipio di Roma, con il contributo della Regione Lazio, proporrà la rappresentazione teatrale dello spettacolo: “Le Donne Italiane Dimenticate”.
Una piecè teatrale scritta da Cristina Valeri e ispirata al libro del Sen. Roberto Menia: “10 Febbraio, dalle Foibe all’Esodo”, in cui si raccontano le storie drammatiche di dieci donne: Norma Cossetto, Libera Sestan, Maria Pasquinelli, Mafalda Codan, Enrichetta Hodl, Albina, Caterina e Fosca Radecchi, Margherita e Gigliola Sennis, perseguitate, scampate e uccise dai partigiani comunisti jugoslavi a cavallo del secondo dopoguerra lungo il confine orientale d’Italia, per il solo fatto di essere madri, mogli, figlie e sorelle di italiani. Ad interpretare le storie delle donne saranno: Stefania Polentini, Arianna Visca, Mauro Sorbelli, Roberto Usai e Monica Zazzera, mentre le voci narranti sono: Elisa Rossi e Pier Paolo De Robertis. A coadiuvare Cristina Valeri alla regia invece sarà Anna Palmisano in qualità di aiuto regista.
Porteranno i saluti istituzionali l’ON. Marco Perissa ed il Consigliere di Roma Capitale Federico Rocca, mentre interverranno anche il Presidente del VI Municipio Nicola Franco, il Presidente del Consiglio Municipale Emanuele Giuliani, la Presidente della Commissione Municipale Pari Opportunità Mariantonietta La Polla e Pietro Dominici, Presidente della Commissione Municipale Lavori Pubblici e Mobilità. A fornire l’inquadramento storico e scientifico delle vicende narrate sarà il Dott. Marino Micich, Direttore del Museo Archivio Storico di Fiume di Roma. “Il fenomeno della violenza di genere non è figlio solo della modernità – sottolinea Cristina Valeri – per questo ho voluto mettere in scena le storie delle donne dimenticate della storia italiana, grazie al libro del Sen. Menia da cui ho tratto ispirazione.
Il ricordo è un arma importante, così come il linguaggio del teatro, perché il contrasto ad ogni forma di violenza verso le donne non ha tempo”.








