Leggerissimo me: una comicità esilarante, a tratti pungente, ma con una impronta ‘nuova’ rispetto agli show precedenti del comico romano Dani Bra che, questa volta, induce a chiare ed importanti riflessioni, a sprazzi commoventi, condite da intramontabili e noti brani musicali, e, a mio parere, trovate geniali inserite nei ‘tempi’ giusti, vanno a delineare vividamente lo spettacolo.
Un’ambientazione semplice e minimale ospita le battute brillanti dell’artista, creando così un’atmosfera accogliente in cui la risata si dimostra il collante umano più efficace da condividere con gli altri.
“Affitto un teatro, do al pubblico un live, lo spaparacchio sulla poltrona e il tutto, senza telecomando, quello ce l’ho io, mi cambio canale da solo!”. Su per giù è questo il pensiero di Dani Bra, divenuto un personaggio noto grazie alla trasmissione “S.C.Q.R.” (Sono Comici Questi Romani) e nei vari Lab. Zelig sparsi nella penisola. Teatrante prestato al cabaret, presenta la sua ultima creatura in chiave comica e non solo.
Lo spettacolo presentato lo scorso anno dal titolo “Wonder Bra” forse, a detta di Dani, ha segnato la sua epoca “comicarola”. In “Leggerissimo me” ha voluto mettere in piedi uno show allergico a tutti i contenuti, la curiosità che fa da anticamera alla risata come è nel suo stile, uno show non giudicabile, dove le idee sono in eccesso, pronte ad essere esibite al pubblico come nuove “BRAvate”.
Si spazia dal padre/marito vessato, al rapporto che si ha con un agente di viaggio, si mette a nudo una città come New York (questo pezzo mi è piaciuto particolarmente) amplificando la propria romanità e si ridimensiona l’Europa Unita, fantasia dei politicanti di turno, si vede il mondo dietro una transenna, ci si burla di un personalissimo Amleto, si critica la non credibilità. E mentre tutto questo accade, si instaura una presa diretta col pubblico.
Monologhista, cantante, fantasista, intrattenitore, in “Leggerissimo me” Dani Bra non cerca di cucir pezze all’abito delle “cabarettate”, ma prova a mettergli l’abito più elegante. La risata riveste qui una funzione catartica, per rivelare talvolta la realtà che tendiamo ad auto-censurare, perché è attraverso un momento di svago fatto di grosse e grasse risate che riusciamo davvero a leggere la quotidianità e renderci conto di tutte le sue contraddizioni.
Per tutti quelli che vogliono trascorrere una serata divertente.
Sabato 2 Aprile ore 21.00 – Domenica 3 Aprile ore 17.30
Biglietti interi 15 Euro – Ridotti over 65 12 Euro – Bambini fino a 12 anni 5 Euro