Ritorna la Rassegna Tramonti organizzata da Twain Centro di Produzione Danza, che dal 24 giugno al 23 luglio animerà quest’anno il foyer e altri spazi del Teatro Il Rivellino V. Luchetti di Tuscania (VT) con spettacoli e performance di danza e di teatro. Tre appuntamenti al tramonto per riconquistare insieme la normalità e ritrovare un senso di comunità, dopo due anni di limitazioni dovuti alla lunga emergenza pandemica.
Il programma segue il filo conduttore della proposta culturale della Stagione 2022, improntata ad una caratteristica di multidisciplinarietà e alla rinascita dei luoghi della cultura in cui danza, musica e teatro si integrano perfettamente.
Ad inaugurare la rassegna il 24 giugno sarà la compagnia Settimo Cielo – diretta da Gloria Sapio e Maurizio Repetto e da anni attiva con diversi progetti culturali sul territorio della Valle dell’Aniene – con la nuova produzione Scott & Zelda, dedicata al mito di Scott e Zelda Fitzgerald. Lui, uno dei più grandi scrittori americani mai esistiti, lei la prima flapper simbolo del proto-femminismo. Lo spettacolo, con la regia di Giacomo Sette, già autore delle performance Pintor de Palabras e Niente Scarpe con i Lacci per la compagnia, guidato da suggestioni di musica dal vivo e proiezioni, attraversa e dialoga con le distese di lettere che hanno accompagnato la storia della coppia simbolo dei ruggenti anni ’20, dando voce a un amore assoluto che supera i confini del tempo.
Si continuerà il 9 luglio con la performance Zatò & Ychì di ASMED – Balletto di Sardegna ispirata alla leggenda giapponese di un invincibile spadaccino cieco. In un Oriente mitico reinventato e a tratti ironico, due samurai si scontrano in tre cruenti combattimenti, sostenuti e incalzati nel loro serrato confronto da clangori metallici e dal ritmo profondo delle percussioni. I costumi, ideati da Senio G.B. Dattena che ne cura anche la regia, sono sculture sonore in movimento che ricordano alcuni felici esperimenti teatrali della Bauhaus. Trapunti di miriadi di campanelli, sono infatti essi stessi a creare una colonna sonora e a dettare in parte, col loro peso e volume, il movimento dei danzatori.
La rassegna si concluderà il 23 luglio con lo spettacolo Memorie di un ciabattino di Anonima Teatri, diretta da Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo. Un viaggio nella Roma di Giulio Cesare che attraversa i campi di battaglia, gli intrecci politici, gli ideali degli uomini dell’epoca e lega le speranze di un padre e i sogni di un figlio. Donato, abile ciabattino e servo fidato di Catone, nella fuga dei senatori dalla capitale dopo il passaggio del Rubicone, è costretto a lasciare a Roma il figlio di 7 anni, Giulio. Dopo cinque anni, la congiura è ormai imminente ma Giulio, cresciuto come servo nella famiglia di Bruto, sogna di entrare nell’esercito e combattere accanto a Cesare. Uno spettacolo che con un linguaggio che spazia dal movimento, alla voce, al testo parla di quanto gli insegnamenti e l’amore di un genitore possano oltrepassare i limiti fisici dello spazio e del tempo.
PROGRAMMA RASSEGNA TRAMONTI
23 luglio h 19.30
Memorie di un ciabattino
di Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo
con Beatrice Fedi
produzione Anonima Teatri / Twain Centro Produzione Danza
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit
in residenza Teatro Il Rivellino, Spazio Fani, Supercinema – Tuscania
Finalista POLLINEfest 2022
Roma 49 a.C.
Cesare passa il Rubicone, deciso ad entrare a Roma con l’esercito. I senatori scappano dalla capitale, tra questi vi è Catone l’Uticense che si rifugia prima in Sicilia e poi in Numidia (attuale Africa Nord-Ovest).
Assieme al politico stoico scappa con lui anche Donato, abile ciabattino e servo fidato di Catone, costretto a lasciare a Roma il figlio di 7 anni, Giulio.
Roma 44 a.C.
La capitale è in subbuglio. Bruto e Cassio stanno organizzando la congiura ai danni di Cesare, il quale ha appena rifiutato per la terza volta la corona offertagli dal generale Antonio.
Giulio è cresciuto come servo nella famiglia di Bruto (nipote adottivo di Catone), gli è stata data un’istruzione pari a quella degli uomini liberi e ora sogna di entrare nell’esercito e combattere accanto a Cesare, diventare il suo braccio destro e seguirlo in giro per il mondo. Ma Giulio non è portato per fare la guerra, è piccolo di statura, debole e la vista del sangue lo fa star male.
Giulio passa quindi le sue giornate tra la scuola e il vecchio “laboratorio” del padre assieme al suo amico-cane Luppolo, in attesa che Bruto gli conceda la libertà.
È proprio dentro il vecchio “laboratorio” che passato e presente iniziano a chiamarsi, creando un filo che attraversa i campi di battaglia, gli intrecci politici, gli ideali degli uomini che guidavano la società dell’epoca, che lega le speranze di un padre e i sogni di un figlio.
Memorie di un ciabattino parla del legame inestirpabile che c’è tra un padre e un figlio, di quanto gli insegnamenti e l’amore di un genitore possano oltrepassare i limiti fisici dello spazio e del tempo.
durata 50’
BIGLIETTO UNICO: 5€
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