La Necropoli Rupestre o Etrusca di Norchia è un antico sito archeologico situato nelle vicinanze di Vetralla, una cittadina nella regione del Lazio in Italia.
Si tratta di una necropoli, cioè un’area dove sono presenti tombe e sepolture, caratterizzata da un particolare tipo di tomba, chiamata “tomba a camera rupestre”, scavata nella roccia tufacea.
Le tombe rupestri di Norchia risalgono all’età etrusca, che è stata un’antica civiltà pre-romana che fiorì nella regione dell’Italia centrale. Queste tombe furono create scavando nella roccia tufacea, un materiale vulcanico poroso, per creare camere funerarie. Le camere erano spesso decorate con motivi simbolici e sculture, riflettendo la cultura e le credenze dell’epoca.
Una caratteristica distintiva delle tombe di Norchia è il loro aspetto simile a vere e proprie facciate di edifici. Molte di esse sono elaborate e dotate di elementi architettonici scolpiti nella roccia, come colonne, frontoni e portali, dando l’impressione che siano strutture monumentali.
Questo stile architettonico è un esempio della capacità degli Etruschi di combinare arte e architettura nelle loro opere funerarie.
Le tombe rupestri di Norchia sono importanti per la comprensione della cultura etrusca e delle loro pratiche funerarie.
Storia della Necropoli Etrusca di Norchia
Il nome etrusco della città era Orcla.
L’insediamento sorgeva sulla via Clodia ed occupava uno stretto pianoro alla confluenza dei fossi Pile ed Acqualta nel torrente Biedano.
La via Clodia fu profondamente tagliata (lunga circa 400 metri e profonda fino a 10) nelle pareti tufacee di una località che prende – non a caso – il nome di Cava Buia. Questo tratto viario, anche se di età romana, costituisce ancora oggi uno dei paesaggi più suggestivi ed incontaminati dell’Etruria meridionale interna.
La zona fu abitata già in epoca preistorica: paleolitico superiore ed età del Bronzo.
Con l’arrivo degli Etruschi, a partire dagli inizi del VI a.c., sorsero l’abitato e la vicina necropoli che raggiunse il suo apice tra il IV ed il II secolo a.c..
In epoca medievale, la città torna ad essere frequentata in epoca longobarda, quando la zona faceva da confine con il Ducato romano, e viene poi fortificata nel XII secolo da papa Adriano IV.
Tra il XII e il XIII secolo vengono eretti le chiese di S. Pietro e S. Giovanni e il castello, passato nel XIII alla famiglia Di Vico, fino al definitivo abbandono nel 1435.
Struttura della Necropoli
La principale tipologia delle tombe è a dado e semidado: le tombe sono composte da un grande blocco di tufo squadrato superiormente (il cosiddetto dado) al quale si accedeva da due scale laterali scavate nella roccia e da una zona porticata inferiore.
La zona inferiore aveva un piccolo tetto sorretto da alcune colonne o da pilastri in tufo.
Pù in basso si trova la camera sepolcrale, a cui si accedeva tramite il dromos, ossia un corridoio gradinato.
Le principali necropoli si sviluppano lungo i fianchi delle vallate scavate dai tre corsi d’acqua:
- la Tomba prostila (per la caratteristica forma con due colonne che sorreggevano un portico);
- la Tomba delle tre teste (per le protomi di divinità sull’architrave);
- il complesso delle Tombe Smurinas (dal nome della famiglia, con ampio portico a L);
- la Tomba Ciarlanti;
- la Tomba a camino.
Un altro settore monumentale della necropoli, alle spalle del fondovalle del Biedano è quello che ospita la Tomba Lattanzi, mentre il gruppo delle scenografiche Tombe a Tempio si affaccia sul fosso dell’Acqualta
Informazioni:
Necropoli Etrusca di Norchia
Orari e costi: sempre aperto
Indirizzo: Località Cinelli – 01019 Vetralla (VT)
Telefono: +39 0761 325929 (Museo Arch. Viterbo)
Fonti:
https://www.beniculturali.it/luogo/necropoli-rupestre-di-norchia