Uno spettacolo denso di cultura popolare intrecciata alle suggestioni dei riferimenti classici, in un dialogo fitto tra alto e basso, musica colta e musica tradizionale.
Domenica 18 settembre alle ore 18.30 arriva in piazza Marco Mastrofini a Monte Compatri “Respiro bandito”, uno concerto per voce e fiati di Saba Anglana con U Consolo e la Banda Filarmonica di Colleferro.
Lo spettacolo finanziato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale ha il patrocinio del comune di Monte Compatri, il Ministero della Cultura e di Roma Capitale.
“Siamo orgogliosi di ospitare questo spettacolo che vuole essere un inno alla ripartenza dopo questi anni in cui anche i lavoratori dello spettacolo sono stati tra i più provati – spiega l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Monte Compatri, Serena Gara – Ringrazio la Città Metropolitana di Roma Capitale per questa opportunità e per sostenere gli spettacoli dal vivo che stanno portando la cultura in molti paesi della provincia”.
Cantante, attrice e scrittrice italiana di origine etiope, Saba Anglana ha recitato nel telefilm La squadra, lavorato in teatro e recitato con Marco Paolini. Canta in diverse lingue: una mescolanza di idiomi che derivano da un ricco albero genealogico. Dal somalo all’inglese, dallo spagnolo all’amarico, passando dall’italiano, “lingua-padre” con cui Saba racconta al pubblico le storie che hanno ispirato le canzoni del repertorio. Ha all’attivo tre dischi, il primo “Jidka (The Line)” uscito in 60 Paesi tra cui Francia, Stati Uniti e Giappone, Italia.
L’ensemble “U Consolo” composto per l’occasione da Fabio Barovero, ideatore e compositore delle musiche originali, Fabio Tiralongo sassofonista-conduttore e Sebastiano Nanè flautista-friscalettista, il Maestro Sebastiano Bell’Arte , incontra gli elementi della Banda Filarmonica di Colleferro.
“Sarà un’ora di spettacolo live che trascina le note in territori ibridi, dove la parola travasa nel canto e la Banda del paese ritrova la sua centralità sociale e artistica – spiega la cantante Saba Anglana – attraverso una narrazione dal sapore teatrale, brano dopo brano, il pubblico viene condotto in un viaggio fatto di canzoni e inni, in cui la Banda è l’altro personaggio in scena, costante e imprescindibile, il corpo unico a cui è affidato il respiro e la memoria che si trasforma”.