In occasione delle festività natalizie riapre al pubblico Palazzo Doria Pamphilj a San Martino al Cimino, il complesso monumentale di proprietà della Regione Lazio e gestito da LAZIOcrea.
Un ricco programma dedicato alle famiglie con laboratori e visite a cura dell’Associazione Borromina. Le visite del Palazzo sono previste giovedì 26 dicembre 2019 in due turni alle 15 e alle 17; sabato 28 dicembre 2019 in due turni alle 10 e alle 11; domenica 29 dicembre 2019 in due turni alle 15 e alle 17; sabato 4 gennaio e lunedì 6 gennaio 2020 in due turni alle 10 e alle 11.
Lunedì 6 gennaio 2020, a seguito del grande successo delle passate edizioni, verranno riproposte le visite teatralizzate in costume del XVII secolo, in due turni alle 15 e alle 17:30.
Da non perdere sabato 28 dicembre, alle 16, l’appuntamento con il Laboratorio teatrale per bambini “Mario contro Capitan A”, a cura di Circomare Teatro.
Immerso in una atmosfera suggestiva il borgo di S. Martino al Cimino, nell’antica terra di Tuscia, è una delle più incantevoli testimonianze di urbanistica barocca, tutto raccolto in un anello di mura, aperto da due sole porte entro cui si dispongono lunghi sistemi di casette a schiera e aristocratici edifici. Il Palazzo Doria Pamphilj fu costruito sugli antichi ambienti dell’Abbazia dalla principessa Olimpia Maidalchini (1594-1657) la quale, intorno alla metà del XVII secolo, affidò all’architetto Marcantonio De Rossi la trasformazione radicale del tessuto urbano di San Martino al Cimino.
Il centro urbano fu strutturato con case addossate le une alle altre e schierate in funzione della grande Abbazia e del Palazzo usato originariamente dai monaci e trasformato successivamente in un sontuoso palazzo signorile. Vennero impiegati a tale scopo i materiali provenienti dalla ristrutturazione del palazzo di famiglia in piazza Navona a Roma, presso il quale Donna Olimpia dimorò fino alla morte del cognato, Papa Innocenzo X, assicurandole il titolo di Principessa di San Martino al Cimino, e consentendole di costruire il borgo stesso.
Il Palazzo consta di ambienti differenziati e ripartiti su cinque livelli, dai magazzini abbaziali al belvedere. Il seminterrato, meglio conosciuto come “Cantinone”, è diviso da poderosi pilastri che reggono le volte a crociera di impianto borgognone.
Il piano nobile si apre con una serie di sale, tra cui la Sala Olimpia ove è possibile ammirare una vera e propria rarità, il soffitto ligneo a cassettoni che ha una particolarità comune soltanto ad altri due palazzi in Europa ovvero quella di potersi abbassare tramite un sistema di carrucole, per ridurre il volume totale della stanza, favorendone il riscaldamento.
Dal livello superiore si può godere uno straordinario panorama, il belvedere, che dalle sue finestre che illuminano la sala creando una atmosfera suggestiva, offre agli spettatori una vista spettacolare della piana di Viterbo, fino a scorgere l’Argentario e i colli Volsini. Un ascensore occupa il «vuoto» della ardita scala elicoidale a doppia rampa che collega tutti i piani.
Il Palazzo, attraverso i secoli, ha conosciuto molti interventi prima a opera dei Doria, che nel Settecento si sono uniti ai Pamphilj, poi ad opera di altri proprietari.
Palazzo Doria Pamphilj è sostenuto da Intesa Sanpaolo ed Enel
Si ringrazia PARK HOTEL
Contributo per visite e laboratori pari a € 5 Contributo per visite teatralizzate pari a € 10