Dal 14 ottobre al 24 novembre 2023 presso la Biblioteca Arcipelago Auditorium e il Centro Sociale Anziani Casale Ceribelli, torna “Scena Pubblica – IN/OUT”, la stagione culturale nel Municipio VIII di Roma a cura di TWAIN Centro Produzione Danza con la direzione artistica di Loredana Parrella: 28 appuntamenti ad ingresso gratuito tra performances urbane, spettacoli per tutte le età di teatro, circo contemporaneo, musica e danza, incontri con gli artisti e laboratori per bambini.
Un progetto dedicato alla cittadinanza, all’infanzia e alle famiglie, ai professionisti dello spettacolo e ai turisti, che porta nel quartiere della Montagnola una ricchissima proposta artistica.
Al termine di ogni giornata di spettacolo si svolgerà un appuntamento dal titolo “Quattrochiacchiere” in cui gli artisti incontreranno il pubblico per approfondire i temi affrontati.
Scena Pubblica si propone come un’occasione di convivialità e condivisione, di confronto con l’evento artistico e con gli altri spettatori. Scena Pubblica è un evento di riqualificazione e riutilizzo dei luoghi della quotidianità e degli spazi urbani che racconta il territorio che abita ai propri cittadini. Gli spettacoli programmati affrontano tematiche di inclusività e multiculturalità, di rispetto del ruolo del cittadino all’interno della società, per far sì che lo spettacolo dal vivo svolga anche una funzione educativa e di sviluppo di pensiero critico, oltre che di intrattenimento.
È possibile raggiungere i luoghi degli eventi a piedi, in bicicletta, con mezzi collettivi e mezzi pubblici (linee Atac 160 669 670 671 716 C8; metro B Stazione Marconi). Entrambi i luoghi presentano zone di parcheggio nelle vicinanze e garantiscono l’accesso a persone con disabilità o con ridotta mobilità.
INGRESSO GRATUITO
INFO E PRENOTAZIONI:
(+39) 380 146 2962 (Whatsapp) | info@cietwain.com | cietwain.com
Prenotazione necessaria per “Il Mago di Oz” e “Ciclo di Fiabe”
BIBLIOTECA ARCIPELAGO AUDITORIUM – Via Benedetto Croce, 50, 00142 Roma RM
CENTRO SOCIALE ANZIANI CASALE CERIBELLI – Viale Pico della Mirandola, 36, 00142 Roma RM
PROGRAMMA:
16 novembre
h 17 | Biblioteca Arcipelago Auditorium
Ciclo di fiabe
a cura di Nogu Teatro
Letture animate con laboratorio – dai 4 anni
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
Di Roald Dahl
Lettura animata attraverso la danza
Con Agnese Lorenzini, Ilaria Manocchio e Fabio Versaci
Il misterioso signor Willy Wonka decide di far visitare la sua Fabbrica di Cioccolato, la più grande del mondo, ai cinque bambini che troveranno il Biglietto d’Oro in una tavoletta del suo cioccolato. Ma solo uno di loro, il più onesto e meno viziato, conquisterà il premio finale: diventare erede della Fabbrica e andarci ad abitare aiutando Willy Wonka a inventare sempre nuovi dolci!
Nessuna fabbrica di cioccolato di questa portata e successo funzionerebbe, però, senza l’aiuto degli Umpa Lumpa, bizzarri ed efficientissimi aiutanti del signor Wonka, che nella nostra storia sono impersonati proprio dai bambini. Il loro punto di forza? Un impeccabile gioco di squadra che li rende una cosa sola!
Prenotazione necessaria
17 novembre
h 19 | Biblioteca Arcipelago Auditorium
Margine Operativo
Certo io resisterò
teatro
Ispirato a Lettere dal carcere di Antonio Gramsci
Regia Pako Graziani
Con Stefano Scialanga
Sound designer Dario Salvagnini
Light designer Marco Guarrera
Produzione Margine Operativo
In collaborazione con Q44 – Festival della Resistenza e della Memoria, Garage Zero e Fortezza Est
L’8 novembre 1926 Antonio Gramsci, in violazione dell’immunità parlamentare, viene arrestato a Roma e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Il processo a ventidue imputati comunisti iniziò sempre a Roma il 28 maggio 1928; Mussolini aveva istituito il 1° febbraio 1927 il Tribunale Speciale Fascista. Antonio Gramsci è accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe. Il 4 giugno Gramsci, viene condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione; il 19 luglio raggiunse il carcere di Turi, in provincia di Bari. Il pubblico ministero concluse la sua requisitoria con questa frase: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare».
Le lettere dal carcere sono dense di riferimenti, anche crudi, alla situazione del corpo incatenato, alle sue trasformazioni molecolari, al progressivo decadimento delle funzioni vitali del prigioniero. Accanto al valore letterario sono una testimonianza vibrante, del percorso di un uomo che, rinchiuso nella solitudine di una prigione, attraversando momenti di sconforto e sofferenza, non ha smesso di proseguire la sua battaglia politica e umana.
Quattrochiacchiere: incontro con gli artisti e il pubblico al termine dello spettacolo