Dopo l’anteprima a Valentano, debutta in prima nazionale, sabato 1 agosto alle ore 21,30 nel Borgo Fantasma di Celleno, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco, “Svarietà di Varietà, Roma Napoli ieri e oggi” ideazione e regia di Gianni Abbate.
Lo spettacolo prodotto dal Teatro Null, fa parte della rassegna Teatrinsieme, nata con il contributo della Fondazione Carivit e dei Comuni che vi partecipano. Si tratta di uno spettacolo di varietà romano e napoletano con monologhi brillanti, poesie e bellissime canzoni della tradizione popolare. E’ l’incontro di due mondi diversi ma paralleli come il teatro napoletano e quello romano, l’avanspettacolo e le sue canzoni che daranno vita a un evento spumeggiante e coinvolgente.
Sarà quindi anche un viaggio musicale tra Roma e Napoli, dove il pubblico diviene parte attiva dello spettacolo.
Un po’ di storia: il teatro di varietà, o più comunemente, varietà, è uno spettacolo di arte varia costituito da una sequenza di numeri e attrazioni di generi diversi (recitazioni comiche, canzoni, danze, farse, acrobazie, illusionismo e altro), senza un filo conduttore che li unisca. Nato come evoluzione di altre forme di spettacolo (café-chantant, burlesque, circo ecc.), verso la metà del sec. XIX, cominciò a svolgersi nei teatri acquistando una propria autonomia. Il varietà affonda le proprie radici nello spettacolo popolare (i drammi da feuilletton, commediole borghesi) e nelle esecuzioni degli artisti circensi, di strada e dei cantanti. Gli spazi utilizzati per la rappresentazione, e di conseguenza anche il pubblico, potevano essere i più disparati: teatri di primo ordine dove vi recitavano soltanto artisti di grande fama, teatri molto popolari, teatrini ricavati in sale da caffè o qualsiasi altro locale dove poteva essere allestito alla buona un palco. La caratterizzazione del personaggio era importantissima, poiché il teatro di varietà non viveva di mitizzazione ma del reale gradimento degli spettatori, era perciò necessario acquisire sia una riconoscibilità tale da crearsi un nome, sia riuscire a rendersi graditi tramite una tipologia ben definita di un determinato personaggio. Il varietà era molto differente a seconda della localizzazione geografica, proprio perché gli artisti attingevano molto alle proprie tradizioni, nel centro-sud i poli erano indubbiamente Roma e Napoli. A Roma sicuramente Petrolini fu uno dei più grandi artisti di varietà, mentre a Napoli uno per tutti Totò. Per “Svarietà di Varietà” avremo testi che spaziano da Fabrizi a Eduardo, a Belli, Totò, Trilussa, Di Giacomo e altri ancora, il tutto condito da canzoni e musica dal vivo. Con Gianni Abbate, Alessandra Cappuccini, Ennio Cuccuini e Stefano Belardi (de La Tresca) chitarra, Kazoo.
L’ingresso è di € 3,00 fino a esaurimento posti.
Info e prenotazioni anche via WhatsApp ai numeri 3497643540 - 3471103270 – iportidellateverina.it