C’era una volta un piccolo borgo tra le colline viterbesi che rischiava di scomparire, perdendosi nel silenzio del tempo e dello spopolamento. Ma proprio come nelle favole più belle, è avvenuto un miracolo: oggi quel borgo è Sant’Angelo di Roccalvecce, universalmente noto come “Il Paese delle Fiabe”.
Situato a pochi chilometri da Viterbo, questo “museo a cielo aperto” ha trasformato le sue facciate grigie in enormi pagine colorate, dove i personaggi della nostra infanzia prendono vita tra vicoli, archi e scalinate.
Il Paese delle Fiabe: Un Progetto nato dal Cuore
La rinascita di Sant’Angelo inizia ufficialmente il 27 novembre 2017. L’idea nasce dall’associazione ACAS (Associazione Culturale Arte e Spettacolo) e dal suo presidente Gianluca Chiovelli. L’obiettivo era ambizioso: salvare la frazione dal declino attraverso l’arte.
Oggi il borgo conta oltre 60 opere tra murales, installazioni in peperino, mosaici e bassorilievi, realizzati quasi interamente da artiste donne, rendendo il progetto un unicum nel panorama della street art italiana.
Cosa Vedere: Un Itinerario tra le Favole
Passeggiare per Sant’Angelo è come sfogliare un libro gigante, non a caso viene definito il Paese delle Fiabe. Non esiste un ordine rigido, ma ecco le tappe che non puoi assolutamente perdere:
- Alice nel Paese delle Meraviglie: È il murale “capostipite”, situato nella piazza principale. Rappresenta Alice e il Bianconiglio che ti danno il benvenuto nel borgo.
- Il Piccolo Principe: Un’opera poetica che occupa un’intera facciata, perfetta per riflettere sull’essenziale (che, come sappiamo, è invisibile agli occhi).
- Pinocchio: Una delle opere più amate, ricca di dettagli che omaggiano anche il territorio circostante (si intravede sullo sfondo il profilo di Civita di Bagnoregio).
- La Piccola Fiammiferaia: Un murale toccante situato in un angolo più intimo del paese.
- Don Chisciotte: Un tributo alla follia sognatrice, dedicato a chi ha creduto nel progetto di Sant’Angelo quando sembrava impossibile.
Curiosità che (forse) non sapevi sul Paese delle Fiabe
- L’Orologio di Alice: Se guardi bene l’orologio nel murales di Alice, noterai che segna le 11:27. Non è un caso: indica la data dell’inaugurazione del primo murales (27 novembre).
- Volti Reali: Molti dei personaggi dipinti hanno le sembianze degli abitanti del villaggio. Alice, ad esempio, ha il volto di una ragazza del posto.
- Un borgo “al femminile”: Quasi tutte le opere sono firmate da street artist donne (come Tina Loiodice, Alessandra Carloni e molte altre), una scelta voluta per dare una sensibilità specifica al racconto fiabesco.
Informazioni Logistiche: Organizza la tua Visita
Come Arrivare
- In Auto: Da Viterbo segui la SP Teverina in direzione Graffignano/Celleno. Sant’Angelo è una frazione di Viterbo e si raggiunge facilmente in circa 25 minuti dal centro città.
- In Treno: La stazione più vicina è quella di Grotte di Santo Stefano, ma è consigliabile l’uso dell’auto per muoversi liberamente nella zona.
Dove Parcheggiare
All’ingresso del borgo è presente un ampio parcheggio segnalato. Il centro di Sant’Angelo è zona pedonale: una volta lasciata l’auto, potrai girare esclusivamente a piedi tra i vicoli.
Costi e Orari
L’accesso al borgo è completamente gratuito e aperto 365 giorni l’anno. Trattandosi di un centro abitato, si raccomanda il massimo rispetto per la privacy dei residenti.
Dove Mangiare
Il borgo del Paese delle Fiabe è piccolo ma accogliente. Troverai piccoli bar e alimentari dove gustare un panino con i prodotti locali.
Cosa vedere nei dintorni
Se hai una giornata intera a disposizione, puoi abbinare la visita a Sant’Angelo con:
- Celleno, il Borgo Fantasma: A soli 5 minuti di auto, un villaggio abbandonato dal fascino spettrale e poetico.
- Roccalvecce: Il borgo “gemello” dove svetta il maestoso Castello Costaguti.
- Civita di Bagnoregio: La famosa “Città che muore” dista circa 15 km.
Consiglio d’Oro: Porta con te una mappa digitale o cartacea (disponibile presso le attività locali) per non perdere nemmeno un murales nascosto nei vicoli più stretti!















