In occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono San Barnaba, l’Accademia Castrimeniense con il patrocinio del Comune di Marino, propone una interessante rassegna d’arte contemporanea dal titolo “VISIONI EVOCATIVE” che resterà visibile al pubblico fino al 30 giugno 2024 nella suggestiva sede del Museo Civico Archeologico “Umberto Mastroianni”, sito in Piazza Matteotti 13, uno dei luoghi simbolo della cittadina laziale.
“L’esposizione raccoglie opere ad olio, acquarelli e tecniche miste di ben trentotto artisti provenienti principalmente dal Lazio” spiega Marina Funghi presidente dell’Accademia Castrimeniense “con lo scopo di elevare lo spirito di chi ne fruisce attraverso la bellezza di opere artistiche, in questo caso ispirate al tema del sogno“.
L’inaugurazione, prevista per venerdì 7 giugno 2024 alle ore 17:30, vedrà la partecipazione delle autorità istituzionali, degli espositori, di scultori, fotografi e personalità del mondo della cultura. In questa occasione sarà omaggiato il Maestro Mario Gavotti, scomparso il 13 gennaio di quest’anno. Per tutta la durata della rassegna sarà esposta una sua scultura in peperino realizzata nel 2002 dal titolo “Mediterraneo” a ricordo e stima di un artista molto amato e apprezzato dalla collettività marinese.
Il curatore della mostra Franco Campegiani sottolinea così l’elemento cardine della rassegna, il dreamtime, il tempo del sogno: ”Questa mostra di arti figurative vuole sostanzialmente essere un invito nel Dreamtime, nell’età del sogno, nel tempo sempre attuale e mai passato del mito (ovviamente parliamo di mitopoiesi, non di mitologia)”.
Una mostra particolarmente significativa per i nostri tempi così poco avvezzi alla riflessione dell’arte o, piuttosto, a ciò che l’arte, singolarmente, ha il potere di evocare. “Evocare, secondo l’etimo, è un chiamare in causa, un ricordare, un risvegliare, un dare vita a ciò che giace nel profondo, un risucchiare essenze dall’oblio” dice ancora Campegiani nella presentazione della mostra.
Il concetto del dreamtime è presente in molte civiltà: da quella aborigena australiana a quella greca fin nella Bibbia dove il “mito edenico non fa che ricordare il tempo perduto in cui gli umani vivevano in simbiosi con la divinità”.
Del mondo degli archetipi parlavano anche Platone, Hillman e, naturalmente, Jung che li definì come modelli condivisi dal genere umano. Ecco, mai come oggi si può parlare dell’arte come modello di rivolta contro la nuova barbarie dell’odio, arte come strumento di sopravvivenza in quella che stride chiamare civiltà moderna.
“E gli artisti della Castrimeniense “ conclude il curatore “con il contributo di acquisti eccellenti, sono impegnati in prima linea nel tentativo di riaprire i canali della speranza, i sentieri arcani del sogno e della positività”.
Nell’ambito di questa iniziativa, sabato 15 Giugno alle ore 17.30, sarà presentato il libro “ INTERSCAMBIO” appunti di filosofia morale del medium Mario Silvestrini. L’autore sarà intervistato da Pio Ciuffarella e alcuni brani saranno letti da Massimo Chiacchiarelli.