“Tutela della storia e storia della tutela: il Parco dell’Appia antica da Napoleone ad Antonio Cederna” questo il tema della sesta lezione del corso di archeologia “TRA LA VIA APPIA E LA VIA LATINA” tenuta dall’archeologa Caterina Rossetti.
Mercoledì 22 marzo la sesta lezione del corso di archeologia e storia dell’arte “TRA LA VIA APPIA E LA VIA LATINA”, promosso da Archeoclub Aricino Nemorense aps che si tiene a Palazzo Chigi in Ariccia, è stata tenuta dall’archeologa Caterina Rossetti con “Tutela della storia e storia della tutela: il Parco dell’Appia antica da Napoleone ad Antonio Cederna”.
Caterina Rossetti, funzionario del Servizio Comunicazione del Parco Regionale dell’Appia Antica, ha delineato una storia della tutela del patrimonio culturale, dalla prospettiva privilegiata del territorio del Parco dell’Appia antica: dalle prime visioni di connessione tra l’area monumentale centrale e la via Appia antica durante l’età napoleonica, fino alla istituzione da parte della Regione Lazio del “Parco Suburbano dell’Appia antica” nel 1988, realizzato grazie alle battaglie di intellettuali e uomini di cultura come Antonio Cederna, ma anche all’iniziativa di cittadini e associazioni. Il Parco, istituito nel 1988, nel 1997 è entrato a far parte della rete dei Parchi naturali della Regione Lazio e nel 2018, grazie alla Legge regionale n. 7, ha notevolmente ampliato il proprio territorio, raggiungendo una superficie di 4600 ettari. Nel 2016 il Ministero della Cultura ha istituito il Parco archeologico dell’Appia antica, che ha gli stessi confini del Parco Regionale ed ha competenze di tutela e di valorizzazione dei beni demaniali che si trovano all’interno del Parco. Nel gennaio 2023 è stata presentata la candidatura per l’iscrizione della via Appia, da Roma a Brindisi, nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. “Un altro importante passo per la tutela e la valorizzazione di questo territorio di straordinario valore – ha affermato la Rossetti – per raggiungere il quale è necessaria la collaborazione di tutti gli attori coinvolti”.
I partecipanti al corso 2023, promosso da Archeoclub Aricino Nemorense aps e patrocinato dal Comune di Ariccia, da Italia Nostra Lazio e dal Parco dei Castelli Romani, sono una ottantina e provenienti da Roma, area Castelli e litorale. Il ciclo di lezioni si tengono dal mese di febbraio presso la Sala Bariatinsky il mercoledì con inizio alle ore 16:30.
Il sesto incontro riguarderà sempre la regina viarum e sarà tenuto mercoledì 29 marzo dall’architetto Simone Quilici. Da metà aprile alle lezioni saranno abbinate delle visite didattiche nel territorio dei Castelli Romani e Roma che si terranno in luoghi di culto, aree archeologiche, musei, e in vari luoghi del Parco Archeologico dell’Appia Antica di Roma e della Via Latina. Il corso è riservato agli iscritti all’associazione Archeoclub Aricino Nemorense aps.
Per informazioni ed iscrizioni:
archeoclubaricinonemorense@gmail.com;
vincentimariacristina@virgilio.it; (coordinatore del corso dott.sa archeologa Maria Cristina Vincenti tel. 388/3636502 – anche whatsapp).
Archeoclub Aricino Nemorense aps
“UN GRANDE PASSATO CHE GUARDA AL FUTURO”