Igiaba Scego, scrittrice e presidente dell’associazione Incontri di Civiltà, con sede a Mompeo, racconta attraverso le colonne di Pubblico, la storia drammatica di Samia Yusuf Omar. Samia Yusuf Omar era un’atleta. La sua specialità era la corsa. Aveva partecipato ai Giochi di Pechino 2008. Era nata in Somalia, il 25 marzo 1991 ed morta nel Mar Mediterraneo, presumibilmente nell’aprile 2012. Samia era determinata e nonostante il suo paese fosse martoriato da una guerra civile non ha mai riposto la speranza di un mondo migliore.
La speranza di una società diversa, l’amore per lo sport, l’avevano spinta verso l’ignoto: stando alle rivelazioni dell’atleta somalo Abdi Bile (oro nei 1500mt), l’atleta Samia Yusuf Omar sarebbe morta nel tentativo di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti col quale era partita dalla Libia. Quel barcone che doveva essere il passaggio per arrivare alle Olimpiadi di Londra. Igiaba Scego, raccontando questa storia squarcia il velo ed il torpore agostano, rivelando il dramma dei migranti che pur di sfuggire ad un destino triste vanno verso l’ignoto.