Un vero e proprio ragionamento, in più tappe, sul mistero della Croce e su ciò che ha significato, e continua a rappresentare, per l’umanità intera. Verrà riproposto al pubblico sabato 6 aprile, alle ore 21, in piazza Unità d’Italia di Civitella D’Agliano, lo spettacolo “La Passione secondo Yeoshua”.
Uno spettacolo che è il frutto di un’indagine durata ben sette anni.
“Questo testo di don Martino Bruno, il più bello fra tutti quelli che abbiamo messo in scena – spiega Francesco Peleggi, il regista dello spettacolo – riassume i temi fondamentali racchiusi nel mistero della croce: parla del male nel mondo e della piena responsabilità di chi lo sceglie. Tratta del bene e del merito di chi lo pratica, costi quel che costi. Descrive la dignità che accompagna il ‘giusto’ sino all’ultimo atto del suo martirio. Sottolinea la perenne memoria che ricorderà i suoi atti e le sue parole. E, infine, parla della speranza e dell’amore che, insieme, vincono sul male, come ci ha dimostrato il figlio di Dio col suo sacrificio e la sua resurrezione. Siamo arrivati, dunque, alla Passione secondo … Yeoshua. Perché Yeoshua e non Gesù? Perché con l’andar del tempo abbiamo quasi dimenticato che Gesù, detto poi il Cristo, era ebreo, l’ebreo Yeoshua”.
Questa rappresentazione congiunge l’olocausto di Yeoshua con quello che gli è più immediatamente ricollegabile, la Shoah. La Croce rappresenta la condanna alla violenza e, nello stesso istante, un messaggio di speranza per i violentati.
“E’ un piacere accogliere, per il settimo anno consecutivo – commenta Gian Marco Lupaccini, assessore alla Cultura del Comune di Civitella D’Agliano – uno spettacolo teatrale frutto dell’ingegno di don Martino. Proseguiamo con impegno ed entusiasmo un percorso iniziato già qualche anno fa e che, ogni anno, permette di riproporre degli spettacoli inediti. Non finiremo mai di ringraziare per la disponibilità il regista Francesco Peleggi che trasforma, da ben sette anni, e a titolo gratuito, l’idea in ‘immagine in movimento’. C’è una macchina complessa in azione e una catena di montaggio che funziona alla perfezione. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione di tutte le persone che sostengono questo progetto: l’ Associazione ‘Le Nove Muse’, la Parrocchia di don Luca, la Pro Loco, Progetto Turistico Civitella D’Agliano e la Protezione civile. Non solo. Grazie di cuore anche a tutte le persone che, spesso lavorando nell’ombra, permettono la piena riuscita dello spettacolo: messa in scena, tecnici audio-luce, costumisti, scenografi e fotografi”.
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