Se la Terra ruota verso est, non dovremmo arrivare prima a destinazione muovendoci in senso orario?
Anche se non ce ne accorgiamo, la Terra ruota intorno al proprio asse da occidente a oriente, a una velocità di 1.670 km orari all’equatore (1.180 km orari alle latitudini intermedie), quindi si potrebbe pensare che, muovendosi verso ovest, un aereo raggiunga la sua destinazione più in fretta, poiché questa gli vada in qualche modo incontro, gli si avvicini, giusto? Sbagliato.
È esattamente il contrario: un aereo impiega meno tempo se vola da ovest verso est.
Anche l’aereo, con il suolo da cui decolla e come l’atmosfera terrestre nella quale vola, è influenzato dalla rotazione, e quindi si allontana dalla sua destinazione, mentre questa prova ad avvicinarglisi.
Un aereo che viaggia verso ovest non va più veloce perché, semplicemente, anche l’aereo stesso è coinvolto nella rotazione terrestre.
Perché l’aereo possa riuscire a spostarsi attivamente, deve iniziare a muoversi relativamente al suolo, e acquisire una velocità di almeno 160 km orari. Se l’aereo si muove verso est, questo piccolo extra di velocità viene sommato a quei 1.670 km orari di prima. Se procede verso ovest, poiché è “trascinato” nella opposta direzione insieme all’atmosfera, è come se stesse comunque andando verso est, meno quei 160 km orari. In pratica, per andare verso ovest ci si muove comunque verso est, e comunque più lentamente rispetto alla velocità di rotazione terrestre (a meno che non ci si trovi ai poli, come si vede bene nel video).
Forza di Coriolis
La forza di Coriolis (o semplicemente effetto Coriolis) è una forza scatenata dalla rotazione terrestre, in grado di generare forti correnti a getto (in inglese jet stream). Queste correnti fluiscono a velocità elevata nella direzione della rotazione terrestre, così ad alta quota si creano delle vere e proprie corsie d’aria, che i velivoli sfruttano per raggiungere velocità maggiori durante la navigazione da ovest verso est.
Viceversa, volando da est verso ovest, queste correnti fanno resistenza al volo, spingendo letteralmente il velivolo lontano dalla sua meta.
Jet Stream
La possibilità di sfruttare il jet stream per accorciare i tempi di volo non apparve da subito ovvia. La prima compagnia aerea a rendersi conto dell’utilità di queste forti correnti d’aria durante la navigazione fu la Pan Am nel 1952. Un Boeing B-377 fece registrare un nuovo record di volo completando la rotta Tokyo-Honolulu in sole 11 ore e 30 minuti, invece delle 18 ore impiegate in precedenza.Il pilota, utilizzando il jet stream, riuscì persino a evitare lo stop previsto per il rifornimento di carburante.