A novembre, per tre giorni consecutivi a ridosso dell’11 del mese, si verifica l’estate di San Martino, un singolare fenomeno climatico che concede temperature più miti rispetto a quelle tipiche del periodo.
Nell’emisfero australe il fenomeno si osserva tra fine aprile e inizio maggio, mentre nell’emisfero boreale a inizio novembre (San Martino viene festeggiato l’11 di novembre).
La leggenda di San Martino
Nel rigido inverno del 335, Martino di Tours (all’epoca ancora in “abiti civili”) faceva parte della guardia imperiale dell’esercito romano; nel corso di una ronda ad Amiens, in Gallia, incontrò un mendicante seminudo e, impetosito dalla sua sofferenza, decise di dividere in due parti il suo mantello e di donarne metà al povero mendicante.
Poco dopo, incontrò un altro mendicante a cui regalò l’altra metà del mantello ed improvvisamente uscì un sole splendente, spazzando via il freddo e regalando un giorno di caldo quasi estivo.
La notte Martino sognò Gesù rivestito proprio della metà del mantello donata al mendicante, lui, infatti, era uno dei mendicanti aiutati da Martino.
Al suo risveglio, Martino trovò il mantello nuovamente integro (poi conservato come reliquia ed entrata nella collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi).
Dopo questo episodio, corse a farsi battezzare e intraprese il cammino della Fede diventando nel 371 vescovo di Tours.
Stando al racconto religioso, il gesto del futuro San Martino avrebbe quindi generato una breve interruzione di tre giorni della morsa del freddo, che si ripete ogni anno per commemorare il gesto magnanimo e generoso.
L’estate di San Martino
In questi giorni nei vigneti si aprono le botti per i primi assaggi del vino novello (“A San Martino ogni mosto diventa vino”) che solitamente viene abbinato alle prime castagne; inoltre in antichità era pratica comune rinnovare i contratti agricoli scaduti e tenere grandi fiere di bestiame.
L’11 novembre è anche conosciuta come Estate di San Martino, poiché di solito in questa settimana l’autunno si fa più mite e spesso le giornate sono molto soleggiate.
In questi giorni, oltre a venerare il Santo, si fa onore al buon cibo e all’abbondanza della campagna.