Il Teatro Parioli Peppino De Filippo ha registrato, nella scorsa stagione,un successo sempre crescente con un aumento consistente degli abbonamenti e dei biglietti al botteghino. Il pubblico ha mostrato di gradire molto gli spettacoli andati in scena nel corso dell’anno e ha manifestato interesse per una programmazione nella quale era contemplata la prosa, ma anche la musica e spettacoli dedicati ai bambini.
La nuova stagione 2014 /15 presenterà spettacoli con attori come Tato Russo, Glauco Mauri, Roberto Sturno, Franco Branciaroli, Andrea Giordana, Giancarlo Zanetti con testi di Luigi Pirandello, Anton Cechov, Vitaliano Brancati e, naturalmente, Luigi De Filippo che presenterà due straordinarie commedie di Peppino e Titina De Filippo e inoltre Maurizio Panici e Ambrogio Sparagna con una commedia con musiche dal vivo di William Shakespeare e non poteva mancare un classico dell’operetta come la Vedova Allegra.
Non mancheranno eventi fuori Stagione come lo spettacolo ”Tommaso Maestrelli, l’ultima partita” con Nello Mascia, ”Parioli & Musica”, in collaborazione con il M° Gerardo Di Lella, Leontina Pallavicino, “Mattina in Musical” spettacoli per il pubblico dei più piccoli e infine il cinema con ”Parioli e Cinema”, rassegna cinematografica a cura di Laura Tibaldi De Filippo in collaborazione con Agiscuola.
“Diceva il grande scrittore francese Balzac: “Vuoi essere uno scrittore di valore universale? Racconta il tuo villaggio!”,dichiara Luigi De Filippo,direttore artistico del Teatro Parioli Peppino de Filippo,ed è quello che noi De Filippo in Teatro abbiamo sempre fatto. Abbiamo raccontato la Napoli che amavamo e che forse oggi non esiste più se non nel nostro cuore, nella sua immagine appassionata e romantica che sempre ci accompagna. La sua musica, le sue canzoni sono il suo fascino.
Chi non conosce Napoli non conosce lo spettacolo della vita. Si dice che se a Napoli chiudessero tutti i teatri non se ne accorgerebbe nessuno, perché a Napoli il vero teatro è nella strada. L’autoironia, l’umorismo, che è la parte amara della comicità, quella che diverte ma fa anche riflettere, ci hanno sempre guidato sulla creazione dei nostri spettacoli. I miei maestri Eduardo, Peppino e Titina, quando io chiedevo cosa è il teatro, mi dicevano: “Il teatro è il racconto della lotta quotidiana che fa l’uomo per dare un senso alla propria esistenza. Il teatro non si fa con la tecnica, ma con la fantasia. E quella o ce l’hai o non ce l’hai. Non te la dà nessuna sovvenzione ministeriale”.
Qual è il teatro che cerco di realizzare: un teatro ricco di emozioni e onesto. Che non imbrogli lo spettatore. La cultura è la domenica della vita. Perciò festeggiamola con un impegno serio. Gli spettacoli che offre agli spettatori il Teatro Parioli Peppino De Filippo, del quale sono Direttore Artistico con la validissima collaborazione di mia moglie Laura Tibaldi De Filippo e del nostro Direttore Organizzativo dott. Filippo Vacca, è ricco di nomi di grande prestigio. Da Tato Russo a Glauco Mauri, da Roberto Sturno ad Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, Franco Branciaroli, l’operetta, la musica oltre naturalmente ai miei due spettacoli: “La lettera di mammà” di Peppino De Filippo e “Quaranta… ma non li dimostra” di Peppino e Titina De Filippo.
L’abbonamento è a un prezzo contenuto. Prendetevi una vacanza dai pensieri quotidiani. Venite e divertitevi da noi dove si scrive TEATRO, ma si legge FANTASIA.”
La nuova stagione 2014 /15 del Teatro Parioli Peppino De Filippo si apre dal 13 al 23 novembre con, “Il fu Mattia Pascal” versione teatrale di Tato Russo, dal romanzo di Luigi Pirandello, con Tato Russo, Katia Terlizzi, Francesco Acquaroli, Renato De Rienzo, Sara Falanga, Marina Lorenzi Peppe Mastrocinque, Adriana Ortolani, Antonio Rampino, Carmen Pommella, Francesco Ruotolo e Massimo Sorrentino. Scoprire la propria vera identità al di là delle convenzioni che ci hanno formato. Insomma viaggiare a ritroso dei sé o dei risultati di sé abbandonando la scorza delle apparenze per tentare una scoperta definitiva del proprio io. Questo il viaggio di Mattia Pascal, nell’abisso della contraddizione tra essere e apparire. Tato Russo fa propria la materia del testo per riscriverla in commedia nello stesso linguaggio drammaturgico che sarebbe stato di Pirandello nello sforzo palese e riuscito di una costruzione per il teatro, alla maniera insomma che immaginariamente avrebbe operata lo stesso autore del romanzo nel momento in cui avesse scelto di trasferirla in commedia. Il romanzo sembra così recuperato e acquisito al repertorio delle commedie del Nostro in modo definitivo. Mattia Pascal è Tato Russo nel doppio ruolo di Mattia Pascal e di Adriano Meis, ma anche gli altri personaggi che concorrono alla sua vicenda si rincorrono nella storia, interpretata così dagli stessi attori in identità e personaggi diversi, quasi a scegliere di non chiarire affatto, nello spettro delle rassomiglianze, la distinzione tra i vari aspetti della realtà.
Dal 4 al 7 dicembre,la Compagnia Corrado Abbati presenta“ La vedova allegra” dal libretto di Victor Leon e Leo Stein,soggetto di Henri Meilhac , musica di Franz Lehàr, adattamento e regia Corrado Abbati. La Vedova Allegra non è musica, è molto di più: è una emozione, una esperienza sensitiva che si stampa a lungo nella memoria di chi l’ascolta. La Vedova Allegra è un capolavoro di genuina ispirazione dove i protagonisti sono coinvolti in un vorticoso e divertente scambio di coppie, di promesse, di sospetti e di rivelazioni. Un parapiglia che, come è naturale che sia in una operetta, al termine si ricompone nel migliore dei modi. E dopo 150 anni la storia della Vedova Allegra è ancora qui fra di noi ed è ancora oggi uno degli spettacoli più rappresentati al mondo.
Dal 11 dicembre all’11 gennaio Luigi De Filippo in “La lettera di mammà”, commedia in due atti di Peppino De Filippo,regia Luigi De Filippo. Una lettera-testamento lasciata dalla madre di nobile casata, al giovane baroncino, provoca spassosi equivoci.“La lettera di mammà”, fu rappresentata per la prima volta nel 1933 dai fratelli De Filippo al Teatro Sannazaro di Napoli. La vicenda divertentissima dei due nobili spiantati, che cercano di sistemarsi e di scrollarsi di dosso la miseria che li opprime, sposando le due ereditiere di una famiglia di ricchi commercianti desiderosi di vantare un titolo nobiliare, fu accolta festosamente dal pubblico napoletano che scoprì nei giovani fratelli De Filippo quel talento e quella comicità pervasa di amarezza che, col tempo, li avrebbe resi celebri e ammirati in Italia e all’estero. Ora, Luigi De Filippo, la ripropone al pubblico di oggi in una sua personale interpretazione con la sua regia e la sua Compagnia di Teatro di 11 attori.
Anche in questa circostanza, Luigi De Filippo, bravissimo, si rivela in tutto degno della grande dinastia dei De Filippo.Il Teatro non si fa con la tecnica, ma con la fantasia e Napoli e i De Filippo, di fantasia ne hanno sempre avuta da vendere.
Dal 15 al 25 gennaio , uno spettacolo di Maurizio Panici e Ambrogio Sparagna, ”Come vi piace (As you like it) ,Commedia con musiche dal vivo di William Shakespeare,
traduzione e adattamento Maurizio Panici e Alice Spisa, musiche originali dal vivo di Ambrogio Sparagna. Un affascinante viaggio sul tema dell’identità e del doppio, con le musiche di Ambrogio Sparagna eseguite dal vivo da un gruppo che fa parte della sua Orchestra Giovanile di Musica Popolare. Dodici attori e quattro musicisti danno vita ad una rappresentazione vitale, cinica e disincantata sul tema dell’amore e dell’inganno, una serie di riflessioni sull’esercizio del potere e sulla necessità di trovare un’alternativa ad un mondo corrotto e violento, espressione di una corte crudele dominata dal malaffare. Ancora una volta Shakespeare parla di noi, delle nostre malvagità, del nostro bisogno d’amore, ancora una volta ci racconta le nostre debolezze: e lo fa con quella sapienza che ci trascina da una scena all’altra in cerca di un indizio che ci indichi la via d’uscita dalle nostre ossessioni.
Dal 29 gennaio al 15 febbraio,,”Quattro buffe storie (Cecè – La patente – Domanda di matrimonio – Fà male il tabacco)”, da Luigi Pirandello e Anton Cechov con Glauco Mauri e Roberto Sturno con la regia di Glauco Mauri. “Dire cose utili divertendo”, come diceva Orazio, potrebbe essere il sottotitolo di Quattro buffe storie, spettacolo tratto da opere di Cechov e Pirandello legate insieme dalla “comica follia” dei personaggi. La tenerezza di Cechov e il graffio di Pirandello si compenetrano tanto profondamente da non poterne discernere i confini, dando vita ad un sorprendente caleidoscopio dove è rappresentata la vita di quello strano e buffo essere che è l’uomo. Nei folgoranti atti unici di Pirandello, la comicità e il grottesco sono lo specchio deformante della realtà, vista con la “pietas” per i suoi personaggi. Un’ironia grottesca è sempre alla radice sia delle opere immortali di Cechov che di alcuni suoi brevi atti unici come in Una domanda di matrimonio e Fa’ male il tabacco.
Dal 19 febbraio al 1 marzo,Franco Branciaroli in ”Enrico IV”, di Luigi Pirandello, regia di Franco Branciaroli. Dopo i recenti successi ottenuti con Servo di scena, Il Teatrante e Don Chisciotte, Franco Branciaroli continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro portando sulla scena l’Enrico IV, dramma in 3 atti di Luigi Pirandello, scritto nel 1921 e rappresentato per la prima volta il 24 febbraio 1922 al Teatro Manzoni di Milano. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.
Il personaggio di Enrico IV, del quale magistralmente non ci viene mai svelato il vero nome, quasi a fissarlo nella sua identità fittizia, è descritto minuziosamente da Pirandello. Enrico è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi ad una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di ‘interpretare’ ruolo fisso del pazzo.
Dal 12 al 22 marzo ,Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti in ”Il Bell’Antonio”, da Vitaliano Brancati ,regia Giancarlo Sepe. Nel mondo, il secondo romanzo italiano più letto e amato, dopo il Gattopardo, risulta essere il Bell’Antonio. Un lucido e meraviglioso affresco dell’Italia fatto attraverso un meccanismo concentrico che, dal sistema nazione, dalla storia di un Paese in grande difficoltà durante il periodo fascista, fotografa una micro storia in Sicilia di una famiglia e del suo Bell’Antonio.Un personaggio reso celebre dall’interpretazione di Mastroianni e dalla regia di Bolognini, pieno di fascino, quasi enigmatico, chiuso in un destino contrario alla propria natura. Una storia iperbolica in una Sicilia che viene raccontata con grande amore, lontana dagli stereotipi e dai facili ammiccamenti. Un progetto importante che riporta in teatro una grande coppia: Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, due meravigliosi attori, che per anni hanno messo in scena grandissimi allestimenti. Un cast di ottimi attori per uno spettacolo che nel 2015 rappresenterà l’Italia all’estero.
Dal 9 aprile al 17 maggio , la Compagnia di Teatro Luigi De Filippo presenta, ”Quaranta…ma non li dimostra “, commedia in due atti di Peppino e Titina De Filippo,
regia Luigi De Filippo. Questa commedia di Peppino e Titina De Filippo, andata in scena per la prima volta al Teatro Sannazaro di Napoli nel 1933,è tra le più significative del repertorio dei fratelli De Filippo allora giovanissimi, anche perché racconta il dramma di una donna. E poiché il tema è svolto in tono umoristico, è singolare. E’ una piccola storia domestica intimamente drammatica che contrappone le sfumature e pudiche timidezze del sentimento agli allegri colori della commedia di colore e carattere.
Sembrerebbe quasi che il personaggio di ‘’Sesella ‘’, il suo mondo interiore, le sue rinunce, i suoi grigiori, la sua stessa rassegnazione, sia ispirato ad una di quelle poetiche figure che popolano le novelle di Cechov, solo che qui invece parla napoletano.
Oggi il mondo è cambiato. Ed è giusto che anche la donna sia cambiata. Tuttavia per molti, il dramma di ‘’ Sesella ‘’ e quello di suo padre, Don Pasquale, che lotta per donare alla figlia un po’ di felicità, finisce comunque sempre per commuovere, intenerire e dare un senso di nostalgia per modi e tempi oramai perduti per sempre.
E’ uno spettacolo divertente ed anche amaro, com’è nella tradizione dell’umorismo di classe.
Al suo terzo anno di programmazione, il Teatro Parioli Peppino De Filippo, affianca alla stagione di prosa, una serie di appuntamenti che si presentano come veri e propri eventi culturali. Tante occasioni per assaporare la cultura in tutte le sue forme e fare dello spazio teatrale, la sede più adatta per di incontrarsi, stare insieme, scambiarsi parole, idee e opinioni:teatro,musica,,cinema,spettacoli per bambini.
Dal 23 ottobre al 9 novembre, Nello Mascia in ”Tommaso Maestrelli, l’ultima partita”, uno spettacolo di G. Serafini Prosperi, R. Bastanza, P. Galeotti,e con Max Vado, Carlo Caprioli, Aglaia Mora, Gino Nardella, regia Giorgio Serafini Prosperi. Quello di un “padre” con i suoi figli, ecco il rapporto di Tommaso Maestrelli con i suoi giocatori. La storia che raccontiamo è un po’ il seguito del “miracolo Maestrelli”, non la cavalcata dell’incredibile scudetto del ’74, ma i risvolti e le implicazioni umane che ne seguirono. Lavorare su personaggi che fanno parte dell’immaginario collettivo, tra l’altro, aggiunge un ulteriore livello di difficoltà. Bisogna sgombrare il campo, sganciarsi dal “culto” dei personaggi reali e, ispirandosi a loro, reinventarli… Questo Tommaso Maestrali non sarà il Tommaso Maestrali che potreste trovare sulle pagine dei rotocalchi sportivi. Le notizie biografiche qui riportate non sono che un trampolino che mira a proiettarsi più in alto: quello che vogliamo rappresentare è soprattutto il mondo interiore di Maestrali e dei suoi “satelliti”, delle persone cioè che accompagnano la sua avventura umana. Usare la loro storia per parlare ad un pubblico ben più vasto dei calciofili. Abbiamo scelto volontariamente degli interpreti che non fossero proprio somigliantissimi ai loro modelli per suggerire, appunto, un piano di interpretazione ulteriore, ben più universale. Il teatro – si sa – è proprio il luogo dell’immaginazione, della suggestione più che della ricostruzione…
Quest’anno il Teatro Parioli, in collaborazione con il M° Gerardo Di Lella propone, ”Parioli & Musica”, un suggestivo percorso musicale che attraverso quattro unici concerti proverà ad intercettare le varie sensibilità musicali di un pubblico sofisticato e colto. Un percorso dinamico che, con l’appeal che solo l’orchestra dal vivo suggerisce, si muoverà tra le sonorità del jazz e non solo. Due diverse formazioni per 4 concerti affascinanti: la Gerardo Di Lella Big Band darà vita a due diversi momenti musicali. Una prima serata concerto ,il 27 novembre, che realizzerà una performance monobiografica per uno dei più grandi crooner della musica afroamericana “Frank Sinatra”.Il 21 gennaio, invece, concerto dedicata interamente ai classici americani di George Gershwin, Cole Porter, Rodgers and Harts, Nat King Cole, ecc Con la formazione più estesa, la Gerardo Di Lella Pop orchestra di 23 elementi, saranno invece presentati altri due concerti interessantissimi e inusuali: il 3 ottobre,che sarà una ricercata selezione di pezzi della sempre verde musica degli Anni 70- the Dance Era, l’altro il 27 marzo, dedicato ai famosi temi delle colonne sonore del cinema e della televisione ed un altro .
Il 28 novembre, Leontina Pallavicino presenta, ”Maramao, tu non sei morto”, viaggio romantico nel canzoniere degli anni ‘30 e ’40.Appunti, pensieri e ricordi di Dino Verde. Suol dirsi, da sempre, che i Gatti abbiano sette vite! Talvolta ciò non risponde alla verità.
Ad esempio Maramao, il più famoso gatto musicale di tutti i tempi, di vite ne ha almeno dieci volte sette. Insomma è tutt’ora vivo e vegeto! Vengono così smentite le voci del suo decesso, con relativo necrologio, pubblicato nella canzone “Maramao, perché sei morto?”.Maramao era solo in catalessi. Anzi, un Kit-e-Kat-alessi. Infatti questo caro micetto che fece le fusa a “Reginella Campagnola”, alla “Signorina Grandi Firme” ed a “Creola dalla bruna aureola” è tornato qui, in questo Teatro, a riproporre i suoi ricordi, fatti di Musica e Parole! Questa, gentili spettatori, è una maniera per dirvi che ascolterete, o se siete in forza alla Terza Età, riascolterete, canzoni degli anni ’30 e ’40.
Sono canzoni sempliciotte, ingenue nel linguaggio e nei contenuti. Parlano di baci, di stelle, di fiori, di lacrime, di passioni, di gelosie.
Assecondando la consuetudine del Teatro Parioli Peppino De Filippo di proporre spettacoli per il pubblico dei più piccoli, nella stagione 2014 /15, “Animazione ’90” e “La Compagnia delle stelle”, presentano quattro fiabe note ai bambini e al pubblico degli adulti, tutte quante riadattate sotto forma di musical. Un’esperienza unica, ricca di emozioni che solo l’intensità del racconto e della musica possono trasmettere.
Nasce così l’innovativa rassegna “Mattina in Musical” che da anni è punto di riferimento per il turismo scolastico e culturale proveniente da tutta Italia, riscuotendo successi e consensi da parte di pubblico e critica.
Gli spettacoli presentati al Teatro Parioli Peppino De Filippo sono:il 1 e 2 dicembre
”Il Canto di Natale”, dal racconto di Charles Dickens,libero adattamento di Raffaele Speranza,regia Gaetano Stella.Il 3 dicembre, ”Santa Claus,la vera storia di Babbo Natale” , testo Ciro Villino,regia Gaetano Stella.Il 3,4 e 5 marzo, ”La gabianella e il gatto.La commedia con musiche, da Luis Sepúlveda,libero adattamento di Elena Carmela Parmense,regia Gaetano Stella.E infine il 13,14 e 15 aprile, ”Il mago di Oz.La magica commedia musicale” tratto dal testi di L. Frank Baum,regia Gaetano Stella.
Nel grande contenitore culturale del Teatro Parioli Peppino De Filippo non poteva certo mancare il cinema ”Parioli e Cinema”, rassegna cinematografica a cura di Laura Tibaldi De Filippo in collaborazione con Agiscuola.
Per informazioni: www.teatropariolipeppinodefilippo.it