Saremo Diversi, ma saremo anche tutti uguali, come Gocce d’Acqua che si fanno fiume, Noi ci faremo Acqua.
L’Acqua può fluire , ma può anche spaccare.
Siate Acqua Amici.
Lo scorso anno, il 19 di agosto, Algoritmo ha proposto la performance di Nicola Di Croce, all’esito di una residenza di una settimana nella città di Viterbo e di una intensa attività di field recording conclusasi alla Caldara del Bulicame.
Quest’anno, il progetto che presentiamo si intitola Suoni e parole al margine ed è articolato in una residenza di una settimana e in una performance finale chiamata BE WATER, MY FRIENDS, di Mara Oscar Cassiani, presentata, per la prima volta, alla cinquantesima edizione del Festival del Teatro di Santarcangelo che si è svolta nel mese di luglio.
Suoni al margine: della città, dello stesso suono, dello spazio/tempo.
Suoni che hanno a che fare con il corpo e con i corpi così intensamente e intimamente riscritti nella loro naturale dimensione relazionale, dentro i confini slabbrati di una pandemia che ne ha imposto la ricollocazione all’interno di una crisi che sembra senza fine.
Algoritmo vuole invece riaffermare la possibilità di un altro e di un altrove. Un altro che ridefinisca il (nostro) sé in maniera anti identitaria e un altrove che risponda all’estetica e all’etica del desiderio senza fine.
Lo spazio sarà la Caldara del Bullicame, l’acqua che bolle, un cratere naturale dove sgorga acqua sulfurea che arriva fino a 60 gradi di temperatura, a pochi km dal centro della città di Viterbo, in piena zona termale. Le terme amate dai romani e poi successivamente da grandi poeti artisti, scrittori e Papi. Sulla via Francigena, la strada camminata da centinaia di anni da pellegrini in viaggio per Roma. Il Bullicame è anche noto per esser stato citato da Dante nella sua Divina Commedia paragonandolo al Flegetonte, il fiume infernale. In questo luogo quasi surreale la nostra proposta è di una performance danzante, sonora, di ascolto: aperta.
In un posto molto spazioso, dove le distanze di sicurezza possono essere tranquillamente garantite come da normativa anti Covid-19.
Ispirandosi all’immagine del famoso monologo “BE WATER, MY FRIENDS” di Bruce Lee presso il Pierre Berton Show nel 1971, e in accordo con la propria poetica della “Raveology che unisce” e incrociando con essa la potenza degli elementi tradizionali del ballo di gruppo, Mara Oscar Cassiani costruisce uno spazio comune, un altrove, un movimento, come elemento contenitore delle nostre identità e diversità.
Il ballo diventa così l’accordatore e il segno coreografico che unisce le nostre biografie, pensando e desiderando un futuro di co-esistenza.
Saremo Acqua Saremo Fiume Saremo lo stesso Ballo .
Potremo non avere forma , ma potremo anche avere la stessa forma
Saremo Diversi, ma Saremo anche uguali.
Saremo Separati , ma saremo uniti.
Se metti l’acqua in una tazza , l’acqua diventa la tazza
Se metti l’acqua in una coppa , l’acqua diventa la coppa.
Se metti l’acqua in un ballo , l’acqua diventa ballo.
L’ acqua può fluire , ma può anche spaccare.
Siate acqua, amici.
Mara Oscar Cassiani, artista wifi based, lavora nell’ambito della performance, della coreografia e media digitali. La sua ricerca è incentrata nella creazione di un’iconografia contemporanea in cui nuovi linguaggi e rituali vengono mutuati dal mondo di Internet, dalla brutalità del capitalismo e dalla società del Desiderio. Il rapporto che intrattiene col pubblico, in una dimensione espansa -sia live che mediata- viene esplorato proprio attraverso questi immaginari visivi, sollecitando la consapevolezza della discontinuità tra media streaming e la coscienza degli utenti.
Attiva sia in Italia che all’estero, nel 2019 viene insignita del premio Digital Award di Roma Europa Festival ; nel 2012 Premio Special Arte Laguna Venezia per la performance UNO su UNO.
Nel 2016 ha preso parte alla 16a Quadriennale d’Arte di Roma, “Altri Tempi, Altri Miti”.
Tra i suoi lavori recenti: Be Water, My Friends, Santarcangelo Festival 2020; SpiritXRoma (2019, RomaEuropa), Spirit (2017, Santarcangelo), Airmax (2016-2019), WifiSpirit (Xing, Bologna 2016), Ed3n Temple (2016, Centrale Fies, Dro), The Sky was Pink (2016, Santarcangelo Festival internazionale dei teatri), Fear Not The Dark, collab. with Markus Ohrn (2016, Kunstenfestivaldearts, Brussels), Justice (2015), You can (not) Advance (2015), MMXIV Iconography (2014), Trashx$$$ (2012), UNO su UNO (2011-2012)
La residenza inizierà il 24 agosto e la performance finale si svolgerà all’ora del tramonto nello spazio antistante la Caldara il 30 dello stesso mese, nel rispetto delle norme, mantenendo le distanze, e indossando le mascherine.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Viterbo, rientra nella programmazione dell’estate viterbese ed è sostenuto da ATCL, l’associazione dei teatri dei comuni del Lazio.
Per seguire gli aggiornamenti sulla residenza o eventuali modifiche o cambiamenti seguiteci sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/algoritmofestival; o Instagram https://www.instagram.com/festivalalgoritmo/
BE WATER , MY FRIENDS
concept and performance by Mara Oscar Cassiani
performing act: Mara Oscar Cassiani e un Coro
text: Mara Oscar + Bruce lee
duration: 35/45 mins c.ca
supported by: BE PART, Santarcangelo Festival, Motus , Super Bubble
e with the support of : Fluxo movement
È gradita la prenotazione: altamareaviterbo@gmail.com
Evento organizzato dall’associazione Alta Marea
La cura è di Serena Achilli