Ancora un appuntamento con la prestigiosa rassegna Andante e Rondo’, in corso nel salone del Palazzo Baronale di Sipicciano .
Sabato 20 gennaio, alle ore 21,00, va in scena “Gente comune della Grande Guerra”, una rappresentazione che intende, attraverso la fitta corrispondenza da e per il fronte, dar voce a quanti sono stati coinvolti nella Grande Guerra.
Fu nel corso di quell’immane tragedia che, per la prima volta, in Italia e in Europa, le sorti di milioni di uomini e donne furono simultaneamente legate a unico filo, o meglio a un’unica rete, che le rese in certa misura interdipendenti, intrecciate tra loro, collocate su un comune orizzonte, segnate in gran parte dagli stessi disagi, dagli stessi timori e dalle stesse sofferenze.
Tutti o quasi, scrivevano lettere che testimoniano del loro essere in vita, ed, insieme al racconto dei loro patimenti esprimevano le tante speranze, una per tutte che la guerra finisse e che il corso delle cose tornasse ad essere quello di prima.
Lo spettacolo quindi non è una narrazione della guerra, ma la storia di tutti coloro che la guerra l’hanno vissuta, ricostruita grazie a scritture autobiografiche.
Dal cuore del più disumano dei conflitti fino ad allora conosciuti, infatti, fluì un fiume copioso ininterrotto di lettere prodotte dai suoi protagonisti, in gran parte sconosciuti, che ne erano in primo luogo le vittime e che tuttavia ne riflettevano la trama, a dispetto dei modesti mezzi linguistici generalmente disponibili. Di questo processo fu pienamente partecipe la popolazione italiana, in un’immensa esperienza collettiva: combattenti e civili, uomini e donne, adulti e bambini, operai e contadini, dislocati al nord e al sud, nei centri e nelle periferie, nell’aria continentale e nelle isole.
Lo spettacolo di Gianni Abbate con musica dal vivo dei ragazzi della banda musicale Ponchielli, diretti dal maestro Luca Seccafieno, è una forma di commemorazione per il Giorno della Memoria.
Per informazioni FB: Andante e Rondò.