Proseguono gli incontri di Grande Come una Città con la Scuola di Politica Popolare che giunge così al suo decimo appuntamento. Martedì 14 Maggio, presso l’Hangar delle Arti (Via Monte Berico 5, ore 19), si ragionerà con Peter Frase su Quattro modelli di futuro. C’è vita dopo il Capitalismo.
Nel XXI secolo due spettri si aggirano sulla Terra: lo spettro della catastrofe ecologica e quello dell’automazione. È l’interazione tra queste due dinamiche a rendere il nostro momento storico così imprevedibile e incerto, così pieno di promesse e al tempo stesso di pericoli.
Quale sarà l’impatto dell’automazione dei posti di lavoro e come affronteremo la scarsità di risorse e le disuguaglianze sociali? Come si inseriscono in questo quadro le relazioni capitaliste di proprietà e la produzione, e la politica, specificamente per quanto attiene alla Lotta di Classe? Quale sarà l’impatto che essa avrà sulle condizioni di vita delle persone? A partire dalla fine del capitalismo, sulla base di questi elementi, quale tipo di scenari ci possiamo aspettare? Delineando le possibili interazioni tra queste dinamiche, muovendosi tra fantascienza e teoria sociale, Peter Frase ci guiderà attraverso quattro possibili scenari futuri, quattro quadri che “andrebbero pensati come strade lungo le quali l’umanità può viaggiare, anche se sono destinazioni che non raggiungerà mai. Con una certa conoscenza di ciò che può essere trovato alla fine di ciascuna strada, forse saremo maggiormente in grado di evitare di prendere la direzione sbagliata”.
Peter Frase è membro del comitato editoriale del magazine “Jacobin” (da poco presente anche in Italia) e dei Democratic Socialists of America. Ha conseguito un Ph.D. in sociologia, e scrive su “In These Times” e “Al Jazeera”. Ha recentemente pubblicato “Quattro modelli di futuro. C’è vita dopo il capitalismo”, Treccani.