Il 23 giugno ZERO e MACRO presentano il primo giornale in affissione dedicato al quartiere attorno al Museo d’Arte Contemporanea di Roma.
ZERO, in collaborazione con MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, presenta HYPERLOCAL, il primo giornale in formato affissione per e sui quartieri della città. La mostra a cielo aperto degli attori creativi locali del sottocasa, dopo aver attraversato Milano e quartieri come NoLo, Navigli, Porta Venezia, Chinatown, Calvairate, Centrale e Bovisa, arriva anche a Roma, aprendo la terrazza del Museo al racconto del quartiere che lo circonda.
Il Quartiere MACRO è un brano di città che ha al suo centro il Museo d’Arte Contemporanea di Roma e si innesta tra Salario, Nomentano e Trieste. Una sorta di quadrante immaginario, da pensare come una carta velina su cui è disegnata una mappa che copre un’area che va da piazza Fiume sino al Coppedè, vede gli alberi di Villa Torlonia e viene sigillata da via Nomentana. Un quartiere storicamente austero, residenziale e ministeriale, dove però si stanno muovendo diverse realtà che ne stanno determinando una nuova vitalità, sebbene ancora tutta sottotraccia, a partire dal Museo stesso.
Un esempio emblematico della dialettica tra istituzione e underground che da sempre caratterizza la città di Roma e che vede questi due livelli muoversi uno sopra l’altro senza mai incontrarsi, come fossero delle correnti oceaniche che scorrono ognuna alla sua profondità prestabilita. Basti pensare a realtà nate qui come Hellnation, storico negozio di dischi e altre amenità rigorosamente hardcore e punk, e a Inferno, prosecuzione ideale dell’esperimento Hellnation, guidato dalla compianta Claudia Acciarino e da Martini Enfer. Cherry, studio tra i più rispettati per quel che riguarda tattoo e piercing; Er Box, un ex garage convertito in club da strada, con due piatti su cui girano dischi di musica elettronica affiancati da birrette e vino; JiaMo Lab, che da nulla ha lanciato una nuova idea di ristorazione cinese, così come un pioniere è stato Kebab in via Valenziani; il training center Volt di Simone Raspagni, unico in città per struttura e filosofia; lo studio di grafica Mistaker; il team di architetti di WAR. O ancora, andando più indietro nel tempo, la galleria Mondo Bizzarro, il Piper degli Esordi e il cinema horror di Dario Argento che da queste parti ha trovato più volte casa. Le foto di HYPERLOCAL sono state realizzate da Guido Gazzilli, Elia Buonora e Niccolò Berretta, mentre le illustrazioni sono a cura di Paolo Di Noto.
Appuntamento il 23 giugno dalle 19:00 alle 22:00 sulla terrazza del MACRO per scoprire i protagonisti delle affissioni HYPERLOCAL, accompagnati dalle birrette powered by Brooklyn e da una colonna sonora curata da Arssalendo, Demented Burrocacao, Luca Quartarone, Martini Enfer, Niccolò Orsi.