Platone auspicava un’interazione tra filosofia e politica, dove i filosofi non avrebbero dovuto disdegnare l’impegno politico, mentre i politici avrebbero dovuto guardare anche alla filosofia come fonte di ispirazione del loro agire. Dopo 2500 anni la sua riflessione è più che mai attuale.
L’Unione europea è priva di potere.
25 anni fa, Delors, prima di lasciare la Presidenza della Commissione Europea aveva insistito affinché l’UE si fosse data, prima di tutto, un’identità politica con relativo potere decisionale. Purtroppo si è fatto completamente l’opposto.
Comunque ci sono segni nel senso di un’evoluzione positiva:
1) La politica al servizio del bene pubblico: nell’ultimo decennio, in Europa, sono sorti movimenti politici che, organizzandosi in modo molto diverso dai partiti politici tradizionali, si sono posti l’obiettivo di riportare al centro del loro agire i cittadini e il bene comune. La domanda che ci dobbiamo porre è su come potranno attuare concretamente questi propositi senza destabilizzare, alle fondamenta, l’anima stessa dei principi democratici liberali.
2) I cittadini sono più maturi: c’è una maggiore consapevolezza e coscienza della realtà in cui si vive. La situazione ambientale, il fenomeno migratorio, la qualità della vita, le trasformazioni radicali nel mondo del lavoro,..etc, sono temi al centro della riflessione di sempre più uomini e donne, in tutto il pianeta.
3) Iniziano sempre più ad emergere investitori, anche di grosso spessore, che nel loro agire tengono conto dell’aspetto etico: non più solo il profitto per il profitto, ma la ricerca dell’utile non più svincolato dall’agire morale.
4) La “rivoluzione” ambientale che stiamo vivendo è sotto gli occhi di tutti: occorre invertire rapidamente la rotta di uno stile di vita che sfruttando le risorse della terra ben al di là delle sue possibilità sta trascinando tutta l’Umanità verso il baratro.
5) E’ in atto un cambiamento epocale, stiamo vivendo le doglie del parto di una nuova civiltà: ogni mutamento di paradigma è pieno di incertezze. Destrutturare ciò che c’è per dare la possibilità al nuovo di manifestarsi è sempre molto rischioso. Eppure non si può arrestare il processo. Quello che possiamo fare è cercare di assecondarlo ed eventualmente guidarlo nel modo più consapevole possibile, sì da scongiurare i tremendi rischi e pericoli di cui è piena una tale transizione. I dubbi che ci assillano sono molti: che fine farà l’Unione Europea?, imploderà o riuscirà finalmente a decollare? ; e la crisi economico-finanziaria porterà alla disperazione le economie di interi paesi o farà finalmente emergere tutte le potenzialità, la coerenza e la legittimità dell’economia immateriale? Il problema è che pochi sono veramente coscienti di ciò che accade, anche perché i politici si sentono totalmente inadeguati ad aprire gli occhi ai loro concittadini. Si preferisce dire delle bugie rassicuranti piuttosto che la dura realtà; e questo probabilmente è anche ciò che la maggior parte dei cittadini si vuole sentir dire. Ma il tempo delle menzogne è finito, e bisogna assolutamente fare delle scelte coraggiose, delle riforme audaci !
Questi e altri temi saranno affrontati nell’incontro .
Il Prof. Marc Luyckx Ghisi nasce a Lovanio il 20 aprile del 1942. La sua formazione intellettuale e spirituale l’ha condotto a studiare, tra l’altro, matematica, filosofia, economia e teologia. Diventa sacerdote cattolico e tale rimane per alcuni anni. Una volta innamoratosi, lascia il sacerdozio e si sposa. In seguito entra a far parte, dal 1990 al 1999, dell’ “Unità di Studi previsionali” della Commissione europea, creata da Jacques Delors. In tale veste ha avuto la possibilità di rapportarsi alle più svariate discipline e alle loro dinamiche evolutive, sia attraverso studi che con incontri diretti con le più eminenti personalità dei vari ambiti. Ha viaggiato moltissimo e in tutto il mondo, favorito in ciò anche dalla conoscenza di varie lingue. Ha mirabilmente colto il cambiamento di civiltà nel quale siamo tutti coinvolti e ha invitato, all’ “Unità di Studi previsionali”, molti pensatori eccezionali, come Paul Ray, Edgar Morin, Hazel Henderson, Rinaldo Brutoco, Ziauddin Sardar, etc. Ha inoltre organizzato un confronto sul tema Civiltà e Governance presso la Commissione Europea nel Maggio 1998. Al momento, è attivo nella creazione di nuove strutture di formazione e partecipa con grande frequenza a conferenze, tavole rotonde, dibattiti e a quant’altro gli permette di comunicare e diffondere il suo pensiero e la sua peculiare esperienza di vita e di studio. È stato Decano della Cotrugli Business School a Zagabria e a Belgrado (2005-2009), e vicepresidente dell’Auroville International Advisory Council, nell’India meridionale. È Fellow della “World Business Academy”, membro del Club di Roma-EU, della World Futures Studies Federation e Presidente onorario di Eurotas, European Transpersonal Association. Gran parte della sua esperienza è stata capitalizzata in un libro: “ La Società della Conoscenza” e nel recente “Co-creare la nuova civiltà . Politica e Economia :verso la Solidarietà, l’Ecologia e la Gioia “ , edito in Francia, Gran Bretagna e Italia ( scaricabile gratuitamente dal suo sito https://www.marcluyckx.be)