La Montagna Spaccata è una formazione rocciosa situata vicino a Gaeta, una città costiera nella regione del Lazio, in Italia. Si trova lungo la costa tra Gaeta e Sperlonga ed è uno dei simboli più caratteristici della zona.
Prende il nome dalla sua caratteristica principale: una grande fenditura verticale nella roccia che sembra dividere la montagna in due parti. La crepa si estende per circa 50 metri di altezza e offre una vista spettacolare sul mare sottostante.
Secondo la leggenda, la Montagna Spaccata si aprì miracolosamente durante la crocifissione di Gesù Cristo, simboleggiando la sofferenza e il dolore. La fessura sarebbe stata causata dal terremoto che si verificò in quel momento.
Oggi, la Montagna Spaccata è una meta turistica popolare e un luogo suggestivo da visitare. È possibile accedere al sito tramite una scalinata che porta alla base della roccia. Lungo il percorso, ci sono piccole grotte e nicchie con statue religiose.
Una delle attrazioni più interessanti della Montagna Spaccata è la “Grotta del Turco”, una cavità naturale che si apre nella roccia e che, secondo la leggenda, fu usata come rifugio da un pirata turco nel XVI secolo.
È un luogo ideale per godersi il tramonto e per scattare fotografie suggestive.
Si consiglia di indossare scarpe comode e fare attenzione quando si visita la Montagna Spaccata, poiché il terreno può essere scivoloso. Inoltre, è importante rispettare l’ambiente circostante e non lasciare rifiuti.
La Montagna Spaccata è una delle attrazioni più iconiche della zona di Gaeta e merita sicuramente una visita per ammirare la sua bellezza naturale e la sua storia affascinante.
La Struttura
Il complesso della Montagna spaccata a Gaeta nel Parco di Monte Orlando si incastona nel contesto di tre fenditure della roccia. Segue una scalinata di 35 gradini, che conduce alla profonda, suggestiva fenditura centrale, che, secondo la tradizione cristiana, si sarebbe formata alla morte di Cristo.
A destra della chiesa si percorre un corridoio scoperto con alle pareti le stazioni della Via Crucis in riquadri maiolicati,opera di R. Bruno (1849): sotto ogni quadro i versi del Metastasio.
Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, è possibile notare sulla parete di destra un distico latino con a fianco la cosiddetta “Mano del Turco”, la forma di una mano (le cinque dita nella roccia) che, secondo la leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un marinaio turco miscredente si era appoggiato alla roccia che miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione formando l’impronta della mano.
Testimonianze visibili subito dopo, dalla leggenda che San Filippo Neri avesse vissuto all’interno della Montagna Spaccata dell’esistente giaciglio in pietra noto ancora oggi come “Il letto di San Filippo Neri”.
La straordinaria bellezza del luogo e la suggestiva atmosfera hanno reso internazionale la fama della “Montagna Spaccata”, tanto d’essere meta di continui pellegrinaggi per i fedeli.
Il santuario è sede dei missionari del P.I.M.E. Nel 1434 dall’alto dei due costoni di roccia che hanno dato origine al nome (di montagna spaccata) si staccò un macigno che andò ad incastrarsi più in basso tra le pareti della fenditura. Su di esso venne realizzata una piccola cappella dedicata al Crocifisso (sec. XIV) con all’interno la tomba del generale napoleonico Alessandro Begani, comandante della Piazzaforte di Gaeta nell’assedio del 1815. Salendo sulla piccola cupola si può ammirare lo strapiombo su cui è situata.
Informazioni
Parco Monte Orlando
Indirizzo: Via Santissima Trinità, 3, 04024 Gaeta LT
Telefono: 0771 462068