Immagini dal sud del Mondo XXIX edizione _ Riabitare la terra: il tempo della cura
“Immagini dal Sud del Mondo” è una arena che punta alla sostenibilità ambientale e sociale
L’edizione ISM XXIX Riabitare la Terra sarà un’arena di transizione verso una società più vicina agli altri e all’ambiente anche fuori dello schermo abbassando al minimo l’impatto sull’ambiente da una prospettiva eco-sociale. Come cerchiamo di farlo?
Mercoledì 6 settembre Piazza della Polveriera
ore 18:00
Incontro con Daniele Gaglianone, regista, Ilaria Bracaglia, Comitato Carlo Giuliani.
ore 21:00
Se fate i bravi. Genova 2001, il sogno e la violenza.
Stefano Collizzoli, Daniele Gaglianone, Ita/Bel 2022, 101′, documentario
Stazione di Padova, 19 luglio 2001. Stefano, poco più che ventenne, sta salendo sul treno per Genova, su un vagone prenotato dai manifestanti diretti al G8. A documentarlo sono le immagini che lui stesso ha girato.
Anche Evandro era andato a Genova, quel giorno. A oltre vent’anni da quei fatti sanguinosi Stefano torna a Genova, riprende in mano quel girato che non aveva più rivisto e lo monta principalmente insieme al ricordo, sguardo in macchina e in lunghi piani sequenza, con pochissimi stacchi, di Evandro.
Giovedì 7 settembre Piazza della Polveriera
Ore 21:00
Disco Boy
Giacomo Abbruzzese, Francia/Italia/Polonia/Belgio, 2023, 92’, drammatico
Aleksei è un giovane bielorusso che cerca di raggiungere clandestinamente la Francia. Una volta arrivato l’unico modo per poter essere regolarizzato è di aderire alla Legione Straniera. Si troverà così a combattere sul delta del Niger dove un giovane, Jomo, a sua volta combatte contro le multinazionali che sfruttano il territorio.
A seguire, incontro con Morr Ndyaie, protagonista del film
Venerdì 8 settembre Piazza della Polveriera
Ore 18:00
Incontro con Paolo Piacentini, autore del libro Passo dopo passo. La cura del sé, dell’altro, del territorio.
Ore 21:00
Alcarràs
Carla Simòn, Spagna/Italia 2022, 120’, drammatico
Una famiglia di coltivatori lavora da generazioni per una ricca famiglia che durante gli anni della guerra civile ha permesso ai Solè di nascondersi, ricevendo in cambio da loro aiuto con il frutteto. Quando il proprietario della grande tenuta per cui lavorano muore, l’erede decide di vendere il terreno a un’azienda energetica per installarvi sopra pannelli solari.
Interviene Valentina Bruno, Associazione Erinna
Sabato 9 settembre Piazza della Polveriera
Animali selvatici
Christian Mungiu Romania 2022, 125′, drammatico
Matthias lavoratore di un mattatoio tedesco, litiga con il datore di lavoro e scappa verso il suo villaggio di origine in Transilvania. Qui trova una situazione complicata: la moglie Ana sta crescendo il figlio Rudi in maniera troppo protettiva, mentre la sua amante Csilla ha fatto carriera in un grande panificio locale.
Quando quest’ultima, per poter ottenere dei benefici UE, si trova a dover assumere braccianti provenienti dallo Sri Lanka, nel villaggio emergono intolleranze sopite a lungo ma più vive che mai.
Domenica 10 settembre
Ore 21:00
Proiezione del documentario vincitore del II Premio Immagini dal Sud del Mondo e consegna del premio
Documentari in concorso
Il Premio Immagini dal Sud del Mondo prevede, attraverso una selezione di documentari esaminati da una giuria di esperti composta da una serie di figure provenienti dall’ambito cinematografico,
del terzo settore, del giornalismo e dell’attivismo ambientale, un riconoscimento all’opera che meglio ha saputo interpretare il tema della rassegna.
La Menzione Speciale UCCA viene assegnata al documentario che meglio ha saputo coniugare l’utilizzo del linguaggio cinematografico, l’aspetto estetico/artistico e la capacità narrativa.
E tu come stai?
Filippo Maria Gori, Lorenzo Enrico Gori, Italia 2022, 100’
La mattina del 9 luglio 2021 i proprietari della Gkn Driveline di Firenze annunciano senza preavviso la chiusura della produzione. Nel giro di pochi minuti, i lavoratori accorrono allo stabilimento di via Fratelli Cervi a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, insieme ai dipendenti delle ditte d’appalto. Gli operai riescono a entrare nella fabbrica e danno avvio a un’assemblea permanente. E tu come stai? è il racconto di una delle più grandi mobilitazioni operaie degli ultimi anni in Italia.
Il cerchio
Roma, 2015, quartiere Esquilino, scuola Daniele Manin. I genitori accompagnano i bambini al primo giorno di scuola elementare. Per i più piccoli della prima inizia un ciclo di apprendimento, ma per loro è previsto un momento extra didattico, parimenti, se non più formativo: seduti a terra, in cerchio, in mezzo ai banchi, in presenza dell’insegnante, accettano di essere ripresi dalla regista Sophie Chiarello mentre ragionano su tante questioni, ponendosi domande molto diverse tra loro: cos’è la felicità, cos’è il lavoro e a cosa serve, si possono trasformare i sogni in realtà, cosa pensano degli adulti.
Il rituale del passaggio
Antonino Milotta. Italia 2022, 30’
Il film Il rituale del passaggio nasce da un lungo lavoro di ricerca sul campo, nella zona di frontiera franco-italiana dell’alta Val di Susa. Il valico di Clavière dal 2017 è stato attraversato da oltre 18.000 migranti in transito che risalgono la Val di Susa in direzione della Francia, sfidando le disposizioni del Regolamento di Dublino e le barriere della “Fortezza Europa”. I pericoli e le insidie a cui sono sottoposti i migranti evocano una sorta di rituale collettivo che si svolge in un contesto definito da forze e spinte divergenti.
Il terribile inganno
Maria Arena, Italia 2021, 106’
Maria partecipa a Milano allo “sciopero globale delle donne” proclamato l’8 marzo 2017 dal movimento femminista “Non Una Di Meno”, e da lì segue il movimento fino all’8 marzo 2020. Un racconto in prima persona della regista Maria Arena che attraverso l’incontro con le odierne pratiche femministe, fa un bilancio sull’essere donna oggi a partire da sé.
L’ombra del fuoco – S’umbra e su fogu
Enrico Pau, Italia 2023, 64’
Luglio. Davanti a noi il paesaggio lunare del Montiferru dopo l’incendio. È tutto nero. Si sentono i vecchi dire che quello che è scomparso loro non lo rivedranno più. Che gli alberi non torneranno. Che tutto è perduto. Eppure in mezzo a quella desolazione si sente inaspettato il canto delle cicale. Il film segue per un anno le stagioni del fuoco, ascoltato le voci, sentito i canti, assistito, dopo il dolore, al miracolo della natura che rinasce.