In convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditata dalla Regione Lazio, da Roma Capitale e con il patrocinio del Comune di Canale Monterano, l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea e l’Associazione Culturale Il Caleidoscopio inaugurano la I Edizione della Mostra Collettiva di artisti del territorio “Arte in chiasmo”, presso la Galleria Accademica d’Arte Contemporanea della città d’arte Canale Monterano di Roma, in Corso della Repubblica n.50, sabato 8 luglio 2023 alle ore 19,00 con critica in semiotica estetica dedicata alle opere di 14 artisti del territorio e pubblicazione del catalogo critico ai fini di un incontro di confronto e di rifigurazione delle prospettive d’arte e di vita attraverso l’arte di Velio Amici, Rossana Borzelli, Nicoletta Branco, Jessica Gasperini, Guido Grossi, Laura Mancuso, Massimo Melloni, Roberto Nizzoli, Luigi Rabbai, Rossana Ricciardi, Massimo Rossi, Gianni Scipioni, Roberto Spedicato, Gaetano Vari. La collettiva è aperta al pubblico fino al 22 luglio ore 10,30-12,30 con ingresso gratuito.
Gli artisti in mostra sono emergenti e affermati, operanti sul territorio della Città d’Arte Canale Monterano di Roma, ove, molto oltre il ruolo sociale ed economico dell’esercizio, l’arte offerta e condivisa è per radice sanscrita arto del vivere, che muove ed integra, che attinge al senso unitario del nostro essere, alla coappartenenza essenziale che lega e che riconosce in chiasmo, oltre ogni differenza e cultura.
Le analisi delle opere escono dalla tradizione critica, poiché disconoscono il giudizio valutativo e la quantificazione, sono volte al riconoscimento e alla valorizzazione del senso dell’arte, per la celebrazione della qualità dell’espressione creativa, a cerimonia della libertà di essere, lungo il viaggio che dall’emozione sublima il pensiero. Le critiche in semiotica estetica della prof.ssa Fulvia Minetti sono significazioni: abduzioni di una semiotica estetica psicofisiologica tese a cogliere la dimensione universale del movimento semantico, i simboli preconsci e archetipici del rituale artistico, che rifonda le prospettive dello sguardo dell’uomo sull’uomo e sulle cose.
“Il chiasmo deriva dalla lettera greca khi χ a forma incrociata, è figura retorica, è ottica anatomia umana, è genetica che converge regioni cromosomiche a ricombinare i geni, è il canone policleteo della bellezza scultorea, è configurazione specchiata inversa musicale, è la carne merleau-pontyana di uno spazio percettivo coessenziale, è l’intima cosmicità nella poetica bachelardiana, è il ricoeuriano riconoscimento mutuale della riconoscenza.
Chiastico è il movimento ad intreccio speculare del senziente al sensibile: è il luogo dell’artista a confronto che vicendevolmente sente di sé nel sentire dell’altro, che supera l’orizzonte formale e inaugura il viaggio della sinestesia profonda dei sensi, a morire e a rinascere di sé dall’indistinzione.
Per espressione in chiasmo è questa un’esperienza che forse non dà tempo alla vita, ma dà vita al tempo.” (Fulvia Minetti)