Pupi Avati è uno dei più importanti registi del cinema italiano, ha diretto oltre 50 film, affrontando tutti i generi: dall’horror al comico, dal sentimentale al biografico.
Alternando sapientemente tragedia e ironia, ha raccontato con il medesimo affetto i folli padani e Bix Beiderbecke, gli impiegati e Mozart in visita a Bologna, i cavalieri medievali e una classe di studenti in gita sull’Appennino, i coniugi Sgarbi e Dante Alighieri. Insegnandoci che, in ogni tempo e in ogni luogo, l’uomo è sempre il medesimo, alle prese con lo smacco del fallimento, il desiderio di essere amati, l’angoscia per il silenzio di Dio, lo struggimento per un talento mancato, la potenza maligna del tradimento e dell’inganno.
Partendo dalla suggestione dei luoghi della Tuscia, scelti come location privilegiata di moltissimi film, tra i quali alcuni capolavori del cinema mondiale (da “I vitelloni” all’”Otello” di Orson Welles), Pupi Avati racconterà l’importanza della provincia, la poesia dei ricordi, il fascino del mistero, la predilezione per il fantastico, la trasfigurazione autobiografica, l’amicizia con Federico Fellini e la sua esperienza di regista, sceneggiatore e scrittore attraverso oltre mezzo secolo di cinema italiano.
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