con Iaia Forte
collaborazione drammaturgica
Carlotta Corradi
Procida, nel romanzo, è come lʼanima di Artu‐ ro, un luogo incantato e innocente, che verrà abbandonato dal protagonista nellʼetà in cui si abbandona la propria infanzia. LʼIsola e Arturo sono quindi lo stesso corpo, selvatico e denso, sono lʼinfanzia e lʼinnocenza e il romanzo racconta magnificamente quel “rito di passaggio” da unʼetà allʼaltra, così traumatico per tutti noi. Ho deciso di lavorare su questo romanzo per il piacere di comunicare una lingua così bella, e per passare del tempo in compagnia di “Quellʼisola”, di quel tempo perduto, che è per tutti noi, il nutrimento più vitale dellʼimmaginazione.
INGRESSO 4 EURO, RIDOTTO 2 EURO
L’ingresso è dal Museo archeologico
e lo spettacolo si terrà nella Corte Comunale