Mangiando sotto le stelle di Castel di Tora…l’estate si chiude con la buona cucina
E’ uno dei borghi più belli d’Italia, arroccato su una delle rive del suggestivo Lago del Turano. Uno di quei posti dal fascino quasi magico, abitato durante l’anno da meno di 300 persone, che però l’estate si rianima, riscoprendo un senso di comunità e identità legato soprattutto alla cucina e alle antiche tradizioni. E’ Castel di Tora, a pochi chilometri da Rieti, dove sabato 17 agosto torna l’appuntamento con “Mangiando sotto le stelle”.
Questa manifestazione abbina le degustazioni enogastronomiche alla possibilità di godere dello splendido spettacolo che offre il cielo stellato visto dagli alti affacci del centro storico castelvecchiese. Per tutti gli amanti della buona cucina, l’occasione è davvero ghiotta: le donne del paese, vere esperte della tradizionale cucina del luogo, si ritrovano nel centro sabino per imbandire primi e secondi, animando così la festa dedicata alla fine dell’estate con piatti dolci e salati. Tra le specialità la trippa, arrosticini, fagioli con le cotiche. Piatti sicuramente poco estivi ma decisamente appetitosi, soprattutto se cucinati secondo le vecchie tradizioni. Non mancheranno le pizze fritte, tipicità sabina fatta di pasta di pizza fritta.
L’appuntamento, quindi, è dalle 19.30 in poi, per passeggiare lungo i vicoli ciottolosi di Castel di Tora alla scoperta dei vari punti di ristoro organizzati nei diversi angoli del paese, dove vengono serviti i piatti più ghiotti della gastronomia sabina. Una volta finito di mangiare, alzando gli occhi al cielo è possibile scoprire i segreti più nascosti della Luna, “sorvolando” con lo sguardo le valli e le pianure e lasciandosi rapire dalle centinaia di stelle che illuminano il paese. Tutto questo immersi in un cielo ancora straordinariamente limpido e buio, avvolti dalle costellazioni dello Zodiaco e dalla Via Lattea, perfettamente visibile dal paese.
Borgo di antiche origini, Castel di Tora conserva ancora la torre pentagonale del Castello, costruito intorno all’anno Mille. Ed è proprio a quel periodo che risalgono le prime testimonianze storiche del paese, che fino al 1864 si chiamava Castelvecchio, quando si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne – nel 250 d.C. – il martirio di Santa Anatolia. A lei è dedicato un santuario, che si erge su una collina attigua al paese, mentre nel borgo antico meritano una visita la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista e la Fontana del Tritone.