Antipasto all’italiana
Delizie di musica italiana per clavicembalo dal ‘500 al ‘700
L’ingresso al concerto è possibile ESCLUSIVAMENTE previa prenotazione al 339.27.48.814.
Posti limitati: 22. Ingresso solo con mascherina.
Temperatura corporea misurata all’ingresso.
Posti a sedere distanziati.
IL PROGRAMMA
Anonimo (XVI Sec.)
-Le forze d’Ercole
-Saltarello del Re
Bartolomeo Tromboncino (1470-1535)
Animoso mio desire
Stavasi amor
Marchetto Cara (1470-1525)
Non è tempo d’aspectare
Ruggero Giovanelli (1560-1625)
Bella d’amor
Francesco Soriano (1549-1621)
Se dal tuo foco altiero
Giovanni Gabrieli (1557-1612)
Labra carnose è care
Vincenzo dal Pozzo (1585-1612)
Dolcissime parole che dalle labra uscite
Giovanni Battista Ferrini (1601-1674)
Ballo di Mantova
Bernardo Storace (1637-1707)
Aria sopra la Spagnoletta
Domenico Zipoli (1688-1726)
Canzona
Canzona
Post Comunio
All’Offertorio
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto in re maggiore op III n 9 RV 230 (dall’ Estro Armonico)
Allegro, Larghetto, Allegro
MARIUS BARTOCCINI, clavicembalo
Ingresso 10€
Ha conseguito presso il Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine. la Laurea Triennale in pianoforte con il massimo dei voti nella classe della prof.ssa Maria Grazia Cabai e il Biennio Superiore Specialistico con il massimo dei voti con lode e la segnalazione della pubblicazione della tesi “L’Evoluzione dei cordofoni a tastiera, dal monocordo pitagorico al pianoforte moderno”. Ha conseguito Masterclasses con rinomati docenti in clavicembalo come Ilario Gregoletto e Roberto Loreggian studiando inoltre fortepiano, direzione di coro, direzione d’orchestra, composizione e musica vocale da camera. Ha vinto il terzo premio alla prima edizione del “Concorso per fortepiano della città di Albenga”. Ha frequentato inoltre il Masterclass “Cembaljiada” di Lubiana, in cui ha avuto modo di studiare con rinomati professori come Egon Mihailovic, Alberto Busettini, Maria Luisa Baldassarri e Lia Levi Minzi. Ha collaborato in qualità di continuista in diverse compagini corali, orchestrali e cameristiche. In qualità di pianista, clavicembalista, fortepianista e direttore ha partecipato a diverse stagioni concertistiche e rinomati festival nazionali (Udine, Pordenone, Trieste, Treviso, Como, Genova, Bologna, Firenze, Roma, etc) e internazionali in Italia, Slovenia, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Portogallo, per un numero complessivo di circa 500 concerti. Clavicembalista stabile dell’Ensemble Appoggiatura sin dalla sua fondazione, svolge un’intensa attività concertistica con il gruppo, proponendo programmi di assoluto interesse musicale e storico. Si è esibito sia come solista che in diverse formazione barocche collaborando con direttori di chiara fama come Sigiswald Kuijken e Federico Maria Sardelli. Particolarmente attivo come fortepianista : si è esibito su strumenti originali come il fortepiano Samisch del 1830 circa, Schantz del 1795 (il primo che si conosca di questo costruttore), Schantz del 1828, John Watlin del 1810, Luigi Rasori del 1832, Johann Haselmann del 1810 e su prestigiose copie, nonché sugli strumenti di proprio possesso. Possiede infatti una piccola collezione privata di strumenti da tasto con i quali propone concerti solistici, cameristici e recital di singolare interesse storico, come parallelismi fra compositori e composizioni coeve, della stessa famiglia, etc. Nel 2009, durante il “Concerto per il Novantesimo Anniversario della Rinaldi Farmaceutici” ha inciso (live) un cd assieme al soprano Anna Viola e al baritono Eugenio Leggiadri Gallani. Nel luglio del 2014 collabora con l’Orchestra della Società Filarmonia, come Maestro collaboratore al pianoforte e clavicembalista nei recitativi, nell’opera lirica “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, in una tournèe in Italia e all’estero. Nel 2016 ha inaugurato, in un concerto a Cremona, una copia C. Vater costruita da Andrea Restelli. Numerosi i concerti su prestigiosi strumenti originali: nel 2016 si è esibito presso la Collezione Tagliavini di Bologna, suonando il clavicembalo costruito da Giovan Battista Giusti nel 1679 e quello costruito da Mattia di Gand nel 1685; nel 2018 presso il Museo delle Arti e Tradizioni di Tolmezzo, suonando un clavicembalo attribuito a Walther, del 1695. Dal 2019 collabora stabilmente come continuista con l’orchestra barocca San Marco di Pordenone.