Dopo duecentomila anni i dinosauri tornano su Monte Menola.
Monte Menola diventa parco giurassico; da sabato 22 dicembre a mercoledì 30 gennaio 2019; un percorso alla scoperta dei dinosauri e degli animali preistorici a grandezza naturale.
L’ingresso è gratuito.
Dal 22 dicembre debutta la nuova iniziativa dell’associazione Animafamily che, in virtù del patto di collaborazione siglato col Comune di Pontecorvo, porta avanti già da quattro anni un articolato piano di interventi di recupero e tutela del complesso naturale del Parco La Menola, composto da quattro colline alte da 100 a 457 metri, sentieri, antichi tratturi, caratterizzato dalla ricca vegetazione spontanea che si perpetua da millenni e da un rifugio.
Da sabato 22 bambini, scolaresche, famiglie e i tanti appassionati di storia e natura potranno rivivere l’ambiente selvaggio e originario del Monte Menola quando ancora abitato solo da animali preistorici, come testimoniano le impronte di dinosauro recentemente scoperte nella vicina Esperia”. Le alture che si stagliano, alte e solenni, all’immediata periferia di Pontecorvo sono uno straordinario balcone che si affaccia sulla sottostante Valle del Liri, una piana oggi densamente abitata ma che, fino a duecentomila anni fa, era un immenso lago. Le acque si ritirarono solo a seguito dell’eruzione del vulcano di Roccamonfina, nella confinante provincia di Caserta.
Da allora la Valle cambiò drasticamente fisionomia, diventando luogo di insediamenti urbani e produttivi, ospitando le attività delle genti che, nei secoli, l’hanno rimodellata per viverci e lavorare, sviluppando una rete di relazioni sociali, economiche e commerciali che ne fanno ancora adesso una delle località più vivaci di quella che oggi è conosciuta come Ciociaria, ma che fu l’Antica Terra di Lavoro.
Nel Parco Giurassico, allestito grazie al contributo della Regione Lazio e al sostegno dell’amministrazione comunale guidata da Anselmo Rotondo, i visitatori potranno imbattersi nelle fedeli riproduzioni di dinosauri e fauna preistorica. Le installazioni, a dimensione naturale, sono curate da uno staff di paleontologi che ha disegnato un suggestivo percorso che si snoda tra gli ulivi, le conifere, i cespugli di stramme e mirto.
Il Parco sarà visitabile gratuitamente fino al 30 gennaio.