A Roccasecca, su uno sperone di roccia pendente sulla frazione di Caprile, sorge un Castello medievale (o ciò che ne rimane) conosciuto anche come Castello dei Conti d’Aquino perché da loro tenuto. abitato e fortificato.
Il Castello di Roccasecca fu fondato nel 994, per conto dei Conti d’Aquino, dall’abate Mansone di Montecassino, a difesa dell’Abbazia dai Longobardi; dato il ruolo strategico che assumeva il territorio di Roccasecca rappresentava un sito appetibile per le mire espansionistiche dell’abate stesso che con tale concessione intendeva aumentare la difesa dal versante occidentale del monte, a controllo dell’attraversamento del Melfa.
La prima destinazione fu Monte Asprano, dove poi nascerà Castruni Coeli (Castocielo) ma la mancanza d’acqua obbligò l’abate a scegliere un altro posto, scendendo più giù. Da questa penuria di acqua derivò il nome di Rocca-sicca (Roccasecca).
Seguì un breve periodo di espansione territoriale da parte dell’abate Mansone ai danni dei conti di Aquino, che ebbe fine il nel 996, con l’accecamento dell’abate, vittima di un agguato.
Il conte d’Aquino Atenolfo, quindi, occupò il castello di Roccasecca e ne fece smantellare le difese.
Ai primi dell’anno 1000 il castello venne ricostruito per iniziativa dei conti d’Aquino, restando tuttavia oggetto di contesa per oltre mezzo secolo.
Nel Castello vi nacque Tommaso d’Aquino nel 1224, teologo e filosofo.
Il castello, per come si presenta oggi, ha l’entrata principale sul lato occidentale; entrati all’interno della corte si nota una grande cisterna necessaria alla raccolta dell’acqua piovana.
All’esterno delle mura si erge la torre circolare di avvistamento e difesa recentemente restaurata, popolarmente detta il cannone; si narra che dopo il periodo di prigionia a Monte San Giovanni Campano, Tommaso d’Aquino, fu rinchiuso in questa torre eretta da Pandolfo e Rinaldo d’Aquino perché la famiglia non voleva che entrasse nell’ordine dei frati domenicani.
Le mura merlate anche se ridotte a ruderi sono imponenti cosi come lo sono le torri quadrangolari (che con ogni probabilità ospitavano il corpo di guardia).
Appena fuori le mura, sotto la piccola torre cilindrica, sul crinale tra il Castello e la torre, si trova la tipica chiesetta medievale di Santa Croce, dove fu battezzato San Tommaso.
Il castello è sempre aperto e visitabile; per la posizione ed il tipo di terreno consigliamo di visitarlo con abiti e calzature comode.
Per informazioni ci si può rivolgere al Comune di Roccasecca www.comune.roccasecca.fr.it.
Ci si può arrivare in auto uscendo al casello di Pontecorvo dell’A1 e proseguendo per 5 km sulla SS Casilina in direzione di Roccasecca o in treno sulla linea Roma-Napoli scendendo alla stazione di Roccasecca.
Il castello è equidistante 90 km sia da Roma che da Napoli.