La cantata, un genere vocale-strumentale che deriva direttamente dal Madrigale cinquecentesco, è la forma cameristica principe nel corso del XVIII sec. in Italia. L’ enorme mole di cantate prodotte in Italia che ci sono pervenute e che oggi sono conservate nelle biblioteche testimoniano la grande attenzione dei compositori e del pubblico verso questo genere. Le tre composizioni vocali che presentiamo sono emblematiche della struttura che la cantata aveva raggiunto nel ‘700, una struttura basata sull’ alternanza recitativo-aria che trova un corrispettivo anche nelle scene d’opera del tempo. Il soggetto, basato quasi sempre sulle pene d’ amore patite da un amante tradito, abbandonato o ignorato, traggono spunto dall’ antichità classica o dalla favola pastorale ad essa ispirata, che tanta parte ebbe nella strutturazione culturale del barocco. Lo strumento solista che dialoga con la voce assume qui una connotazione non solo puramente musicale, ma descrittiva, il flauto in particolare, strumento associato alla pastorizia e alle scene agresti in generale è quindi più del violino protagonista in associazione ai testi di ispirazione arcadica. Le cantate presentate e la sonata per traversiere hanno un comune filo conduttore: la città di Napoli. Infatti le tre cantate sono tutt’ oggi conservate presso la Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli, e sono scritte da autori napoletani o di scuola napoletana, mentre la sonata di Roberto Valentino (Robert Valentine) è scritta da un inglese naturalizzato romano ma che dedica la raccolta da cui è tratta ad un nobile napoletano. Musica quindi proveniente da un area geografica e culturale ben specifica, ma che ha influenzato in maniera prepotente la produzione musicale europea coeva.
Antonello Dorigo – Controtenore
Giuseppina Ledda – Flauto traversiere
Fabio Catania – Viola da gamba
Pierluigi Morelli – Clavicembalo
NICOLA PORPORA (1686 – 1766):
Freme il mar, cantata per alto, flauto e b. c. (aria – recitativo – aria)
FORTUNATO CHELLERI (1690 – 1757):
Trio in sol maggiore, per flauto, viola da gamba e b. c. (Adagio – andante – allegro)
FRANCESCO MANCINI (1672 – 1737):
Filli mia, tu infedele, cantata per alto, flauto e b. c. (recitativo – aria – recitativo – aria)
ANTONIO LOTTI (1667 – 1740) :
Sonata in sol maggiore, per flauto, viola da gamba e b. c. (Largo – Allegro – Andante – Vivace)
ANONIMO (Da una raccolta di cantate di scuola napoletana del ‘700)Non lasciarmi o bella speme, cantata per alto, flauto e b. c. (aria – recitativo – aria)
ANTONELLO DORIGO
Diplomato con lode in canto rinascimentale e barocco presso il conservatorio “L. Refice” di Frosinone sotto la guida di Gemma Bertagnolli e poi Furio Zanasi.
Ha seguito corsi di perfezionamento con Sonia Prina, Emma Kirkby, Lavinia Bertotti.
Diplomato col massimo dei voti, presso lo stesso conservatorio, in clavicembalo e tastiere storiche con Chiara Tiboni.
Si è esibito in Italia e all’estero in molti contesti quali il teatro “Massimo Bellini” di Catania, l’ente “luglio musicale Trapanese”, il “Festival Pergolesi-Spontini” di Jesi, la fondazione G. Cini di Venezia, il “Teatro das Figuras” di Faro, il “Centro Cultural de Belém” di Lisbona.
Ha ricoperto diversi ruoli tra i quali ”Orlando”, Goffredo ed Eustazio nel “Rinaldo”, Andronico nel “Tamerlano” di G. F. Handel, Egaro nel “Teuzzone” e Corrado nella “Griselda” di A. Vivaldi, Ottone nell’ “Incoronazione di Poppea” di C. Monteverdi,.
Ha inciso per le etichette discografiche Deutsche Grammophone, Brilliant Classic e la Tactus.
Ha inoltre collaborato alla realizzazione della colonna sonora della serie TV “I Medici” cantando nel singolo di Skin e Paolo Buonvino, “Renaissance”.
Collabora con varie istituzioni musicali Romane e come maestro cantore presso la cappella musicale pontificia “Sistina” in Vaticano.
GIUSEPPINA LEDDA
Giusi Ledda è nata a Roma, e nel 1991 si è diplomata al Conservatorio di Pescara, con il massimo dei voti e la lode.
Si è quindi perfezionata con il M° Wolfgang Schulz alla
Hochschule für Musik di Vienna.
Vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, è titolare della cattedra di flauto presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno e svolge attività concertistica in diverse formazioni cameristiche.
Ha suonato in qualità di flautista e ottavinista con il Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra
Sinfonica Siciliana, l’International Chamber Ensemble. Interessata al repertorio flautistico antico, ha iniziato a studiare il flauto barocco frequentando anche il Biennio di Traversiere al conservatorio L. Refice di Frosinone con P. Tabachin.
FABIO CATANIA
Violista presso l’orchestra dell’Accademia Nazionale di S.Cecilia di Roma, è appassionato di musica antica e svolge attività concertistica in veste di gambista da molti anni, esibendosi per festival nazionali e internazionali. Ha inciso per le maggiori etichette discografiche riscuotendo successo di critica e pubblico. Collabora con diversi gruppi cameristici ed in duo con la chiatarra ha appena inciso un disco per l’etichetta discografica Brilliant.
PIERLUIGI MORELLI
Nato a Roma, ha intrapreso gli studi pianistici per poi proseguire con l’ organo, strumento in cui si è diplomato nel 1991 con il m° J. E. Goettsche. Successivamente ha conseguito i diplomi di Musica Corale e Direzione di Coro sotto la guida di N.C. Bellandi, Clavicembalo con C. Tiboni, e il triennio di Maestro al Cembalo presso il Cons. Di S. Cecilia con F. Del Sordo. Ha conseguito anche il Master biennale in Didattica della Musica presso la II Università di Roma. Ha studiato Canto Gregoriano con il prof. B. Baroffio, e Direzione di coro e canto con G. Piccillo. L’ interesse per la musica antica in genere lo ha spinto a studiare anche il flauto dolce, strumento con il quale si è esibito in diverse formazioni specializzate in musica rinascimentale e barocca. Dal 1987 al 2001 ha diretto il coro ” T. L. da Victoria”, specializzato nel repertorio polifonico sacro tra rinascimento e barocco, con il quale si è esibito in decine di concerti in Italia.
Ha curato la trascrizione dell’ Oratorio “S. Maria Maddalena de’ Pazzi” del compositore romano G. L. Lulier (XVII sec.), eseguito nel 2004 per il Festival Barocco di Roma dall’ ensemble “L’ arte dell’ Arco” diretto da F. Guglielmo. Per oltre 20 anni ha ricoperto il ruolo di organista titolare della Basilica di S. Maria in Domnica e della chiesa di S. Gregorio al Celio. Dal 1995 ricopre l’ incarico di Assistente Musicale presso i Programmi Musicali della Radio Vaticana, per la quale ha diretto nel 2015 un concerto con lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi e la Sinfonia e Sonata al S. Sepolcro di A. Vivaldi, registrazione passata poi nel circuito internazionale dell’ European Broadcast Union (E.B.U.).
Casa delle Culture e della Musica
Piazza Trento e Trieste – Velletri
Ingresso: Biglietto 12 euro
Ridotto 8 euro (tessera AMRoC, SBCR, Ass. Memooria ‘900, Unitre Velletri)
Gratuito fino a 18 anni