Il Museo delle navi romane di Nemi è un luogo unico nel suo genere, che custodisce due preziose reliquie della storia romana: due scafi di navi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24.
Risalenti una al I secolo d.C. e l’altra al II secolo d.C., entrambe ritrovate nel lago di Nemi. Queste navi erano usate come piattaforme per l’imperatore Caligola, che le usava come dimore estive.
Oggi il museo offre una mostra permanente con reperti archeologici, fotografie e documenti che illustrano l’uso delle navi romane in età imperiale e la vita della famiglia imperiale. La mostra è uno straordinario viaggio nel passato, che consente di vivere a pieno la grandezza di Roma antica.
Gli ospiti del museo possono partecipare anche ad eventi culturali, come visite guidate, conferenze, concerti e spettacoli teatrali. Questi eventi offrono l’opportunità di entrare ancora più a fondo nella storia romana, rivivendo la magia e il fascino delle navi romane e della vita della famiglia imperiale. Inoltre, il museo offre laboratori didattici che consentono ai visitatori di conoscere meglio la storia delle navi romane e della storia antica.
Il museo è anche un punto di riferimento per i ricercatori, che possono studiare i reperti archeologici conservati al suo interno. L’ampia collezione di documenti e di reperti archeologici consente di scoprire sempre nuovi dettagli sulla vita dei Romani antichi.
Costruzione del Museo
Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, i due scafi purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988.
Nel nuovo allestimento, l’ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma su cuscinetti a sfera). Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell’aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine.
L’ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli. All’interno di quest’ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.
INFORMAZIONI
Il Museo è aperto dal lunedì al martedì, dalle ore 9:00 alle ore 19:00
Indirizzo: Via Diana – 00040 Nemi (RM)
Telefono: 06 9398040
Mail: drm-laz@cultura.gov.it