Nel Lazio nei pressi di Ariccia sui Castelli Romani esiste una strada magica, la “Salita Stregata” o “Salita del Diavolo“: lungo una salita rettilinea, ogni cosa lasciata libera sul suolo, invece di scendere inizia a salire!
La strada si trova precisamente al Km. 11,600 della Strada Statale 218, a pochi passi da Roma.
Questo insolito fenomeno sembra creare una particolare anomalia dove il campo gravitazionale risulti essere invertito?
Tale fenomeno è riscontrabile con qualsiasi oggetto, persino l’automobile lasciata a folle lungo la salita, inizia a transitare verso l’alto.
Le persone invece avvertono una spinta verso il senso opposto.
Leggende
La strada si trova su una zona di origine vulcanica e sono nate molte leggende e storie misteriose.
Nella zona è presente l’ex Convento di Palazzola il quale è nato sui resti di un tempio dedicato al Sole e alla Luna ed è stato scenario di messe nere negli anni ’80, il Romitorio di Sant’Angelo in Lacu anch’esso avvolto nel mistero.
Nelle vicinanza, inoltre, sono presenti due grotte preistoriche del lago Albano e nel Monte Cavo attraversato dall’antica via Sacra, presso il quale si sono verificati avvistamenti di UFO.
C’è una spiegazione per questo fenomeno?
In realtà, studi scientifici hanno dimostrato che si tratta di una illusione ottica: quella che appare come una salita è in realtà una leggera discesa.
Nel 2009 CICAP Lazio (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze) ha proceduto con delle indagini, tramite misurazioni tecniche.
Conosciuto come “effetto ottico della salita in discesa”, quando una vera discesa è immediatamente preceduta e seguita da un tratto di strada in forte salita, l’occhio viene ingannato.
Il tratto di leggera discesa su quello rettilineo non viene quindi percepito, poiché non è possibile vedere l’orizzonte e, di conseguenza, vengono a mancare punti di riferimento.
La visita alla Salita in Discesa si può effettuare liberamente facendo attenzione a non intralciare la viabilità della strada.
Inoltre, i visitatori sono invitati a non abbandonare gli oggetti utilizzati per l’esperimento lungo la strada.