Descritti da Marianna Candidi Dionigi nel 1809 come costruzioni di epoca imperiale che alcuni anagnini del tempo indicavano come “il teatro” o “la piscina” dal ricordo remoto di terme nella zona, sembrano attualmente dover essere datate tra la fine del III sec. E la metà del II sec. A.C..
Si tratta d’imponenti archi con pietre di travertino distaccati dal muro romano di cinta con una specie di pseudo volta con serie contrapposte di gradini in quattro serie di blocchi progressivamente degradanti. Alla base del pilastro centrale è scolpito un elemento fallico come se ne possono vedere ad es. sulle mura ciclopiche di Alatri (porta dei Falli sull’Acropoli). Questa imponente costruzione potrebbe secondo DE Rossi essere successiva all’impianto originario della cinta muraria di questo tratto, appartenendo forse ad un rifacimento successivo del settore.
Probabilmente fu eseguita per contrastare le forti spinte del terreno retrostante della collina anagnina. Vicino agli Arcazzi erano situate le terme della Città come attestato dai podi ritrovati in zona di due personaggi: Evodio e Marcia, conservati nel Lapidarium della Cattedrale anagnina.
Orario sabato
9.30 – 13.00 / 15.00 – 17.30
Orario domenica
9.30 – 13.00 / 15.00 – 17.30
Visite guidate
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Classico “Turriziani” di Frosinone