Nella frenesia di Tokyo, tra grattacieli scintillanti e strade trafficate, c’è un’antica pratica che offre un momento di contemplazione e connessione con la spiritualità giapponese: gli Omikuji, i famosi biglietti della fortuna che di anno in anno si sono ritagliati spazio nel cuore di ogni turista che viaggia per il Paese del Sol Levante.
Cos’è un Omikuji e la sua breve storia
Gli Omikuji hanno radici antiche, risalenti al periodo Heian, quando furono introdotti poemi cinesi che profetizzavano la fortuna. Nel periodo Edo, questa pratica si diffuse rapidamente in tutto il Giappone. Nel periodo Meiji, fu vietato ai santuari di utilizzare gli “omikuji kanshi” (漢詩), tipicamente buddisti, così iniziarono a scrivere i propri, chiamati “omikuji waka” (和歌).
Gli Omikuji non sono solo biglietti della fortuna, ma riflettono anche l’arte e la poesia giapponese. Le poesie scritte su di essi spesso evocano immagini di natura, stagioni e sentimenti umani, offrendo un momento di riflessione durante il rituale.
Come funzionano e dove acquistarli
Durante la tua visita a Tokyo, avrai l’opportunità di acquistare e partecipare al rituale degli Omikuji presso numerosi templi e santuari sparsi per la città. Il costo di un Omikuji è generalmente di 100 yen, circa 60 centesimi di euro, e può essere acquistato inserendo la moneta in una fessura. Successivamente, si agita un contenitore di metallo contenente dei bastoncini numerati, si estrae un bastoncino e si apre il cassetto corrispondente al numero estratto per prendere il biglietto della fortuna.
Il tempio Sensoji, tappa fissa di ogni viaggio di gruppo in Giappone, situato nel vivace quartiere di Asakusa, è uno dei luoghi più popolari dove partecipare al rituale degli Omikuji a Tokyo. Qui, tra le antiche torri e le lanterne rosse, i visitatori possono immergersi nella pratica millenaria degli Omikuji e scoprire cosa la fortuna ha in serbo per loro.
Esperienza degli Omikuji: dal rito all’interpretazione
Partecipare al rituale degli Omikuji in Giappone è un’esperienza coinvolgente che richiede diversi passaggi: dall’acquisizione del biglietto alla sua gestione in caso di fortuna o sfortuna. Ecco come avviene l’intero rito:
Acquisto dell’Omikuji
- Arrivo al tempio o santuario: una volta arrivati al tempio o al santuario, i visitatori sono immersi in un’atmosfera sacra e tranquilla, lontana dalla frenesia della città.
- Purificazione: prima di partecipare al rituale degli Omikuji, è consuetudine purificarsi presso la fontana d’acqua sacra vicino all’ingresso del tempio. Questo gesto simbolico di purificazione prepara i visitatori per ricevere la loro fortuna.
- Acquisto del biglietto: dopo essersi purificati, i visitatori si dirigono verso l’area dedicata agli Omikuji. Qui trovano un piccolo santuario o un’apposita struttura dove è possibile acquistare il biglietto della fortuna. Si inserisce una moneta da 100 yen in una fessura e si agita un contenitore contenente dei bastoncini numerati.
- Estrazione del bastoncino: dopo aver agitato il contenitore, si estrae un bastoncino dal foro superiore. Ogni bastoncino è numerato e corrisponde a un cassetto o a una scatola contenente gli Omikuji.
Apertura e lettura dell’Omikuji
- Apertura del cassetto: con il bastoncino in mano, i visitatori si dirigono verso il cassetto corrispondente al numero estratto. Ogni cassetto contiene una serie di Omikuji piegati.
- Lettura della poesia e della fortuna: una volta aperto l’Omikuji, i visitatori leggono la poesia o la frase scritta sulla parte superiore del biglietto. Questa poesia fornisce un’indicazione generale della fortuna predetta.
- Esplorazione dei dettagli della fortuna: dopo aver letto la poesia, i visitatori esplorano la parte inferiore del biglietto, dove sono elencate varie sezioni della fortuna nella vita personale, come desideri, viaggi, amore e così via.
Cosa fare con l’Omikuji dopo la lettura
- Fortuna positiva: se l’Omikuji predice una fortuna positiva, i visitatori possono scegliere di conservare il biglietto come ricordo fortunato o legarlo all’omikuji kake, una rastrelliera vicino al tempio, per sperare che la buona fortuna continui.
- Fortuna negativa: in caso di fortuna negativa, i visitatori devono prendere provvedimenti per allontanare la sfortuna. Legano il biglietto all’omikuji kake, in modo che la cattiva fortuna rimanga al tempio anziché seguirli a casa.
- Riflessione e accettazione: indipendentemente dalla fortuna predetta, è importante che i visitatori riflettano sul significato dell’Omikuji nella loro vita e accettino con gratitudine il messaggio ricevuto, sia esso di buona o cattiva fortuna.
Partecipare al rituale degli Omikuji è un’esperienza arricchente che permette ai visitatori di immergersi nella cultura e nella spiritualità giapponese mentre cercano di scoprire cosa il futuro ha in serbo per loro.
I diversi gradi degli Omikuji
Gli Omikuji predicono vari gradi di fortuna, che vanno dal Daikichi (大吉), che indica ottima fortuna, al Daikyo (大凶), che indica grande sfortuna. I risultati esatti possono variare leggermente da un tempio all’altro, ma tutti offrono una gamma di possibilità che spazia dalla benedizione alla maledizione.
Alcuni templi e santuari, come il famoso Kiyomizu-dera a Kyoto, offrono anche Omikuji con gradi intermedi di fortuna, che aggiungono un elemento di suspense e sorpresa al rituale.