La carica delle Coccinelle! Sono state 10.000 quelle liberate ieri mattina nei giardini pubblici di Latina con l’obiettivo di tutelare il verde urbano e combattere in modo biologico i parassiti. A introdurle nei giardini 130 alunni delle classi elementari del comune pontino.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto sperimentale per la lotta biologica promosso dall’Amministrazione comunale e Sogin, la Società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani, fra i quali la centrale di Latina. La tappa successiva sarà quella di impiegare le larve per la disinfezione biologica delle alberate di viale Michelangelo, via Verdi, viale XXI Aprile e viale Umberto I, per un totale di oltre 300 tigli.
Come sappiamo, infatti, le coccinelle della specie Adalia bipunctata agiscono come limitatore naturale nutrendosi degli afidi delle piante in particolare dell’Eucallipterus tiliae: le larve più grandi, come pure gli adulti, sono in grado di divorare fino a 100 afidi al giorno evitandone la diffusione. Questi parassiti succhiano la linfa delle piante producendo una secrezione zuccherina, detta “melata”, che danneggia gli alberi e imbratta gli arredi urbani.
“Voglio ringraziare Sogin per la disponibilità e l’impegno da sempre mostrati per la salvaguardia ambientale del nostro territorio – ha affermato il Sindaco Giovanni Di Giorgi – Oggi abbiamo avviato un intervento di riequilibrio biologico del nostro habitat urbano, aggredendo i parassiti delle piante in modo naturale. Quest’iniziativa – ha aggiunto il Sindaco – assume anche una valenza culturale per la nostra cittadinanza in quanto educa ad una rivalutazione del verde urbano come un bene comune che va tutelato e valorizzato. In tal senso, abbiamo coinvolto anche le scuole perché i bambini sono i cittadini di domani”.
“Questo progetto, – ha dichiarato in una nota stampa Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato di Sogin – nato dal proficuo rapporto di collaborazione instaurato con l’Amministrazione comunale, rappresenta un ulteriore esempio dell’impegno di Sogin per diffondere una buona pratica di sviluppo ecosostenibile. La coccinella – ha continuato Nucci – è il simbolo che Sogin ha adottato per valorizzare e caratterizzare la propria missione, ossia terminare la bonifica ambientale dei siti nucleari e restituirli ai cittadini, liberi da vincoli radiologici. Si tratta della più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese”.