«Le barriere paramassi, posizionate a protezione della strada, – spiega Menotti in riferimento alle foto allegate alla lettera – in corrispondenza di profonde incisioni, sono state in parte distrutte, in parte deformate dalle frane e dalla pressione della copertura nevoso; le reti, posizionate su porzioni limitate delle pareti rocciose, che si elevano fino a 100 dal piano stradale, intensamente fratturate, risultano non ancorate in aderenza alla roccia, in gran parte divelte e i pannelli di rete non sono agganciati l’un l’altro; la sede stradale è invasa da blocchi di roccia, anche con diametro superiore ai 20 cm».
Per Menotti, come aveva già avuto occasione di scrivere nell’articolo pubblicato dal Giornale di Rieti, in data 21 maggio 2013, “Scavalco della Sella di Leonessa: un pericolo”, la viabilità stradale andrebbe adeguatamente protetta. «Suggerisco – aggiunge – di predisporre lo studio geo-meccanico di tutto il versante Iaccio Crudele – M. Porcini, al fine di procedere alla bonifica delle pareti interessate da continui distacchi di blocchi di roccia e al dimensionamento degli interventi ingegneristici per la salvaguardia della pubblica incolumità».
Il geologo chiude sottolineando di aver segnalato l’attuale situazione di rischio, sia per i lavoratori della Provincia di Rieti che per gli utenti della SP10, al Corpo Forestale dello Stato e alla Stazione dei Carabinieri di Pian de Valli al Terminillo.
Per la Turistica del Terminillo ancora rischio di frane
Lancia di nuovo l’allarme il geologo Riccardo Massimiliano Menotti, Primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sul rischio di frane sulla SP 10 Turistica del Terminillo. In una lettera inviata alla Prefettura ed ai sindaci di Leonessa e Rieti, lo studioso, dopo un sopralluogo effettuato ieri, 5 giugno, segnala il rischio per frana per un tratto di circa 400 m della provinciale, in corrispondenza della parete ovest di Iaccio Crudele.