Che si tratti dell’olio della frittura, di quello delle conserve (come il tonno) o dell’olio motore, una domanda sorge spontanea: “E ora, dove lo butto?“.
Gettarlo nel lavandino è un errore comune, ma con conseguenze ambientali ed economiche disastrose. Smaltire correttamente l’olio esausto non è solo un atto di civiltà, ma un obbligo di legge e una necessità per la salute del nostro pianeta.
Ecco come farlo in modo pratico e corretto.
1. L’Errore da Non Fare MAI: Il Lavandino
Prima di vedere cosa fare, vediamo cosa non fare.
Non versare mai l’olio usato nel lavandino, nel WC o in qualsiasi altro scarico.
Sembra la via più semplice, ma è la più dannosa:
- Danni alle tubature: L’olio freddo si solidifica. Accumulandosi, crea blocchi (ingorghi) che possono richiedere costosi interventi di spurgo. Attira inoltre ratti e parassiti.
- Inquinamento idrico: L’olio è più leggero dell’acqua e non si scioglie. Se raggiunge fiumi, laghi o il mare, crea una “patina” superficiale che impedisce all’ossigeno di penetrare, soffocando la flora e la fauna acquatica.
- Costi di depurazione: Rende il processo di depurazione delle acque reflue molto più complesso e costoso per la collettività.
Un dato chiave: Si stima che un solo litro di olio vegetale esausto versato in acqua possa rendere non potabile fino a un milione di litri d’acqua.
2. La Procedura Corretta per l’Olio da Cucina (Olio Vegetale)
Questo include olio di frittura, olio delle conserve (tonno, sott’oli) e grassi come burro fuso o strutto.
Passo 1: Raffreddamento
Lascia che l’olio si raffreddi completamente nella padella o nella friggitrice. Maneggiare olio caldo è pericoloso.
Passo 2: Raccolta e Stoccaggio
Il modo migliore per raccogliere l’olio è travasarlo in un contenitore adeguato.
- Il contenitore ideale: Usa una bottiglia di plastica (PET) vuota, come quella dell’acqua o di una bibita. In alternativa, puoi usare la tanica originale dell’olio se l’hai conservata.
- Aiutati con un imbuto: Per evitare sversamenti, usa un imbuto per travasare l’olio raffreddato nel contenitore.
- Conserve: Scola bene l’olio delle scatolette (es. tonno) direttamente nel contenitore di raccolta prima di gettare la scatoletta nella raccolta differenziata dei metalli.
- Stoccaggio: Chiudi bene la bottiglia e conservala in un luogo sicuro (lontano da fonti di calore) finché non è piena. Non è necessario portarla via ogni volta: accumula l’olio di più utilizzi.
Passo 3: Il Conferimento (Dove Portarlo)
Una volta che il tuo contenitore è pieno, hai diverse opzioni per smaltirlo correttamente:
- Isole Ecologiche (Centri di Raccolta Comunali): Questa è l’opzione più comune e sicura. Ogni comune ha un centro di raccolta dove i cittadini possono portare gratuitamente i rifiuti speciali, inclusi gli oli vegetali esausti.
- Contenitori Stradali Appositi: In molti comuni stanno aumentando i punti di raccolta stradali dedicati. Si tratta di bidoni specifici, spesso di colore arancione o viola, dove è possibile inserire la bottiglia chiusa.
- Supermercati e Distributori: Alcune grandi catene di supermercati o stazioni di servizio offrono punti di raccolta per l’olio esausto come servizio ai clienti.
Consiglio Pratico: Verifica sul sito web del tuo Comune o della tua azienda di igiene urbana dove si trova l’isola ecologica più vicina o se esistono punti di raccolta stradali.
3. Attenzione: Il Caso dell’Olio Motore (Olio Minerale)
L’olio motore (usato per auto, moto, tosaerba) è un rifiuto diverso e molto più pericoloso dell’olio da cucina.
- Altamente Tossico: Contiene metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sostanze cancerogene e altamente inquinanti per il suolo e le falde acquifere.
- NON mescolarlo MAI: Non deve assolutamente essere mischiato con l’olio vegetale.
- Smaltimento: Va portato all’isola ecologica e conferito negli appositi contenitori per gli oli minerali. In alternativa, molte officine meccaniche e stazioni di servizio che effettuano il cambio dell’olio sono obbligate a ritirare quello usato.
4. Perché Conviene Riciclare?
L’olio esausto non è solo un rifiuto, è una risorsa.
Una volta raccolto e trattato da consorzi specializzati (come il CONOE in Italia per gli oli vegetali), l’olio viene purificato e trasformato in:
- Biodiesel: Un carburante rinnovabile.
- Glicerolo: Utilizzato per la produzione di saponi industriali e cosmetici.
- Lubrificanti per macchinari agricoli.
Smaltire correttamente l’olio significa trasformare un potente inquinante in una risorsa utile, proteggendo l’ambiente e risparmiando sui costi di manutenzione delle nostre case.










