Oggi 5 febbraio 2019 si celebra la sesta giornata nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari.
L’obiettivo dell’iniziativa è di concentrarsi e analizzare le cause e le dinamiche dei rifiuti e ridurli al minimo attuando comportamenti virtuosi in termini di prevenzione.
Secondo il rapporto Waste Watchers 2019 per quanto riguarda lo spreco alimentare in Italia si registra un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati.
Sei connazionali su dieci dichiarano di gettare il cibo ancora commestibile solo una volta al mese (17%), o addirittura più raramente (43%).
Il 16% butta alimenti buoni una volta alla settimana e il 15% ogni due settimane, ,a quasi tutti – il 92% – si sentono tristi e in colpa quando si ritrovano a gettare il cibo.
Solo il 7% si dichiara indifferente davanti allo spreco alimentare che ha procurato e complessivamente 4 italiani su 10 (il 39%) dichiarano di sprecare meno di due anni fa.
Vale lo 0,88% del Pil lo spreco alimentare in Italia: la stima è di oltre 15 miliardi €, per l’esattezza 15.034.347.348 € che sono la somma dello spreco alimentare di filiera (produzione – distribuzione), complessivamente stimato in oltre 3 miliardi € (3.176.032.413 €), cioè il 21,1% del totale, a fronte dello spreco alimentare domestico reale, cioè quello misurato nelle case degli italiani attraverso il test dei Diari di Famiglia, che rappresenta quindi i 4/5 dello spreco complessivo di cibo in Italia e vale 11.858.314.935 €.
I dati sono stati diffusi in occasione della 6^ Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, nella sede FAO di Roma, dal progetto 60 Sei ZERO dell’Università di Bologna – Dipartimento Scienze e Tecnologie Agroalimentari con il Ministero dell’Ambiente e la campagna Spreco Zero dello spin off Last Minute Market. Secondo il Rapporto Waste Watcher 2019, infatti, il 20% degli intervistati dichiara che si spreca soprattutto nel commercio (47%) e nel pubblico, dalle scuole agli ospedali, dagli uffici alle caserme (secondo il 27%).
I paradossi del cibo sono evidenti: 821 milioni di individui sulla terra soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita ma intanto una persona su 8 soffre di obesità.
Tutti possiamo dare il nostro contributo acquistando solo ciò che serve realmente, compilando liste precise che non cadono nelle sirene del marketing, scegliendo alimenti locali e di stagione basati sulla Dieta Mediterranea, consultando etichette e scadenze, utilizzando al meglio frigo, freezer e dispensa per gli alimenti senza stiparli alla rinfusa».
Ecco un elenco di buone pratiche da adottare per affrontare lo spreco alimentare:
- Valuta la quantità di cibo che puoi effettivamente mangiare in un pasto medio, considera la possibilità di scrivere liste della spesa.
- Controlla le migliori date prima dei prodotti.
- Leggi le etichette.
- Prova a scegliere i prodotti con etichetta di riciclaggio per sapere come smaltire la confezione.
- Scegli il cibo biologico.
- Prendi alcune semplici azioni per estendere la vita degli alimenti e migliorare la conservazione degli alimenti.
- Usa gli avanzi per creare nuovi piatti.
- Dare via o utilizzare gli avanzi di feste ed eventi.
- Informati sui programmi di prevenzione degli sprechi alimentari o contatta organizzazioni senza scopo di lucro che raccolgono gli avanzi di cibo “buoni” e li distribuiscono a coloro che ne hanno bisogno.
- Metti gli avanzi di cibo nella raccolta di rifiuti organici.
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