Formatosi su una colata lavica risalente al periodo compreso fra 150.000 e 50.000 anni fa, la Riserva naturale Regionale Selva di Lamone si estende su circa duemila ettari lungo il confine tra il Lazio e la Toscana, nel Comune di Farnese.
La caratteristica fondamentale della Selva del Lamone è costituita dalle lave affioranti nella maggior parte del bosco, lave fratturate che hanno consentito, nel tempo, la crescita disagevole di: cerri, aceri, ornielli e carpini che vanno a formare, con l’ambiente circostante, un paesaggio inimitabile.
Il territorio della Selva appare quindi impervio e, a causa dell’intrico di specie arbustive e spinose, impenetrabile.
Gli ammassi di pietre grigie, coperte da muschi e licheni, permettono solo in modo discontinuo l’accumulo di suolo fertile tra gli interstizi dei massi e negli avvallamenti; in questi ultimi soprattutto in inverno e primavera, si raccolgono le acque piovane, dando origine a piccoli stagni chiamati “Lacioni“.
Una curiosità è data dai “bonsai” naturali di bagolaro, aceri e cerro che si trovano in varie parti del Lamone e sono stati creati da una “brucatura” degli animali.
In queste piante, le dimensioni estremamente ridotte si accompagnano a foglie molto più piccole del normale.
Punti d’interesse
Uno dei principali aspetti culturali della Riserva Naturale del Lamone riguarda le monumentali “Sorgenti della Nova” che risalgono alla fine dell’Età del Bronzo. Grotte artificialmente scavate nel tufo e capanne incassate nella roccia. Questo interessante insediamento sorge su uno spessore di tufo e pomice modellato dalla confluenza di due fossi: il nome deriva da una ricca sorgente da cui nasce il fosso La Nova, nel Comune di Farnese (al confine con la Toscana). Con i reperti provenienti dagli scavi della Nova è stato possibile allestire una mostra permanente all’interno del Museo Comunale di Farnese.
Una zona altrettanto interessante dal punto di vista culturale è il villaggio di Rofalco, esso si colloca sulla sponda destra del fosso Olpeta come guarnigione avamposto della più famosa città di Vulci.
Nei pressi del confine della Riserva Naturale si trova quella che è la più famosa tra le tombe monumentali del luogo: la tomba del Gottimo.
Tra i beni culturali merita particolare rilievo Santa Maria di Sala, un’abbazia cistercense restaurata negli anni 2013 – 2014.
Itinerari
Il Sentiero dei Lacioni
Si snoda all’interno dsi una porzione del bosco costellata da stagni stagionali (i lacioni, appunto) ricchi di vegetazione e fauna rare e interessanti; i più importanti di questi sono il lacione della Mignattara, quello di Ronillo e I Lacioncelli. Questo percorso si riallaccia al sentiero di Rosa Crepante. Lunghezza 3 Km circa.
Il sentiero della Strompia
Si inoltra verso il confine sud-ovest del bosco attraverso le due collinette di pietre laviche della Strompia e dei Tigli; lungo il percorso sono frequenti i resti della piazze delle antiche carbonaie.
Percorribile solo a piedi per una lunghezza di circa 2,5 Km.
Il sentiero di Rosa Crepante
E’ uno dei percorsi più ricchi e completi, che tocca numerosi aspetti del bosco del Lamone: monumenti naturali come il cratere lavico di Rosa Crepante, radure a prato come Semonte, boschi annosi e aree archeologiche come il sito di Rofalco. Il percorso a piedi è lungo circa 7 Km.
Il sentiero storico- archeologico Sant’Anna-Rofalco
Collega attraverso strade sterrate il centro abitato di Farnese con l’area boscata del Lamone.
Punti salienti del percorso sono: la chiesetta rinascimentale di Sant’Anna, una costruzione a pianta centrale con un ciclo decorativo di stucchi e affreschi di Antonio Maria Panìco con simbologie ermetico-alchemiche; la tomba etrusca del Gottimo; l’abitato protostorico di Roccoia, l’insediamento etrusco di Rofalco. Fino all’ingresso del bosco può essere percorso a piedi, cavallo o in bicicletta, quindi soltanto a piedi. Lunghezza circa 5 Km.
Sentiero dei briganti
Un itinerario percorribile a piedi, in mountain-bike o a cavallo, indicato da un’apposita segnaletica direzionale e dotato di un apparato illustrativo per la conoscenza sia delle principali emergenze culturali lambite dal sentiero sia delle più note figure di briganti che, per le loro gesta, sono passate alla storia.
INFORMAZIONI:
Sede: Località Bottino senza numero civico, 01010 Farnese (VT)
Tel: 0761.458861
Email: lamone2005@libero.it
Web: https://www.parchilazio.it/selvadellamone